L’anfiteatro del Pecci in delirio per l’incredibile concerto di Yann Tiersen
17 Luglio 2019, di Michele Faliani
L’anfiteatro del Pecci è, per me, un luogo speciale da sempre. Nel lontano 1990, insieme ad alcuni carissimi amici che amici lo sono tuttora, ero lì a sentire Wim Mertens per la prima volta. Ed ero lì anche per un memorabile concerto de Le Mystère des Voix Bulgares, la prima volta che i portoghesi Madredeus vennero in Italia, la volta che Robert Fripp e la sua League of Crafty Guitarists deliziarono il Pecci con un concerto indimenticabile, e tantissime altre volte. Questa è stata la volta di Yann Tiersen, compositore francese che (come quasi tutti in Italia) ho conosciuto quando ha composto le musiche per “Il fantastico mondo di Amélie”: francese del nord, di Brest per la precisione, faccia dura da bretone ma cuore e sensibilità latini. Dico subito che metto questo concerto fra i più belli e coinvolgenti della mia vita di malato di musica; e pensare che qualcuno mi aveva detto che gli spettacoli di Tiersen sono monotoni e freddi. Yann Tiersen sale sul palco da solo, si siede al pianoforte e parte con 3 brani dal sapore Nymaniano, “Porz Goret”, “Naval” e “La dispute”, unica concessione della serata al ricordo di Amélie. Poi lo raggiungono i suoi musicisti, ed inizia la parte dello show dedicata a “All”, l’ultimo lavoro in studio. Dalla superba “Tempelhof” fino a “Beure kentañ” è un susseguirsi di emozioni e di bellezza: suoni minimal folk si fondono con registrazioni di suoni ambientali (vento, passi umani, cinguettare di uccelli), donando alla platea del Pecci una sequenza di piccoli capolavori. Il concerto poi prosegue con il minimalismo armonico di ispirazione Glassiana di “Countdown” e quello più cupo di “Grønjørð” (da “Infinity”, altro disco capolavoro), per chiudere con “Cascade Street” (altro pezzo solo piano che potrebbe ricordare il Wim Mertens degli anni 90) e un encore composto da tre brani, l’ultimo dei quali (7:PM, tratto dall’altro disco imperdibile “Les Retrouvailles”) lascia il pubblico del Pecci in estasi. Davvero, un altro concerto memorabile in uno dei miei posti del cuore.
Grazie a Fonderia Cultart e a Ponderosa per l’ospitalità.
La setlist del concerto:
- Porz Goret
- Naval
- La dispute
- Tempelhof
- Koad
- Erc’h
- Usal road
- Pell
- Bloavezhioù
- Heol
- Gwennilied
- Aon
- Prad
- Beure kentañ
- Tempelhof 2
- Introductif movement (Violin)
- Introductif movement (Harpsicord)
- Comptine d’un autre été, l’après-midi (Harpsichord)
- Countdown
- La Valse des monstres
- Grønjørð
- On the Wire
- The Jetty
- The old man still wants it
- Cascade Street
Encore: - Chapter 19
- Pedennoù diouz an noz
- 7:PM