L’assemblea sindacale del Liceo Enriques di Livorno aveva stabilito già il 4giugno u.s di aderire in modo totale al blocco degli scrutini indetto contro il disegno di legge sulla scuola del governo Renzi.
11giugno 2015 dalla RSU del Liceo Enriques – Livorno
Con l’esclusione delle classi quinte, che sono scorporate dal blocco, nei tre giorni di sciopero previsti, 10, 11 e 12giugno, le classi con scrutinio bloccato sono 18 su 18, cioè la totalità. A testimoniare la condivisione della mobilitazione, è stata istituita una cassa di solidarietà per sostenere economicamente gli scioperanti.
Lo slittamento determinato dall’azione di lotta porterà le operazioni di scrutinio a confluire sui giorni degli esami di stato, cosa che denota l’eccezionalità della mobilitazione. Questa forma di protesta, promossa da tutte le sigle sindacali e ampiamente attuata in molte scuole della nostra provincia, oltre che a livello nazionale, è il momento culminante di una mobilitazione cominciata già nello scorso autunno, subito dopo la pubblicazione del piano di riforma della cosiddetta “Buona scuola” e sfociata negli scioperi di aprile e maggio.
Una mobilitazione che ha registrato una partecipazione senza precedenti di tutte le componenti della scuola, determinate ad opporsi ad un piano che non prende in considerazione le effettive necessità, ma prospetta modelli organizzativi autoritari e aziendalistici che rischiano di demolire definitivamente la scuola pubblica. Nessun investimento reale sulla didattica, nessun investimento su stipendi bloccati da anni.
Un piano di assunzione sbandierato ai quattro venti, che in realtà taglia fuori arbitrariamente più della metà dei docenti precari attualmente utilizzati nelle scuole e prevede forme inaccettabili e ricattatorie di immissione in ruolo. Precarizzazione dei docenti di ruolo con azzeramento degli ordinari criteri di mobilità. Attacco al diritto allo studio degli studenti, per i quali sono previste, anche nei licei, moltissime ore di apprendistato nelle imprese private. Finanziamento delle scuole da parte dei privati. Annullamento degli organi collegiali. Modello organizzativo autoritario con pieni poteri al superpreside di assunzione discrezionale e di differenziazione stipendiale arbitraria a coloro che siano individuati “meritevoli”.