Intervenire in tempi rapidi per ovviare alla presenza del tallio nelle acque di Valdicastello e di Pietrasanta.
18novembre 2014 di Tiziano Carradiri, Toscana Notizie
E’ con questo obiettivo che si è tenuto a Firenze presso la presidenza della Regione un summit che, su proposta del presidente della Regione, Enrico Rossi, ha deciso di costituire una cabina di regia che in tempi rapidi sia in grado di proporre un piano per gli interventi più immediati e una strategia per quelli a più lunga scadenza.
Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Pietrasanta, Domenico Lombardi, e i rappresentanti di Arpat, Agenzia regionale di sanità, Asl 12, Gaia, Autorità idrica toscana, Cnr, Università di Pisa, oltre agli esponenti dei comitati dei cittadini.
L’organismo, che sarà composto da tutti i soggetti presenti alla riunione, comitati compresi e sarà presieduto dal sindaco, terrà domani la sua prima riunione e dovrebbe presentarsi al Consiglio comunale di mercoledì sera con una prima ipotesi di lavoro. “Vogliamo trovare – ha detto il presidente Rossi – un meccanismo che ci consenta di alzare il livello di sicurezza della popolazione e che possa rappresentare un modello di riferimento per questa e per altre possibili situazioni di crisi.
Per raggiungere questo obiettivo la Regione è disposta a fare la propria parte e a finanziare i progetti che servano a questo scopo. E’ il momento di stilare un vademecum sul da farsi che contempli oltre agli interventi concreti, anche gli studi sulla salute della popolazione. E da questo punto di vista non pongo nessun limite: che si faccia tutto ciò che serve”.
La cabina di regia sarà quindi un organismo tecnico scientifico a carattere operativo in grado, entro un settimana di elaborare un piano di lavoro che tenga conto delle numerose variabili in campo. Ci sono quelle pratiche come la sostituzione della rete idrica rispetto alla quale Gaia ha annunciato di aver suddiviso gli interventi in lotti funzionali e che conta di terminare i lavori dell’ultimo il prossimo 17 dicembre, condizioni meteo permettendo.
Poi ci sono gli aspetti ambientali, primo tra tutti la rimozione delle cause dell’inquinamento, individuate nel sito minerario di proprietà comunale, che dovrà essere bonificato.
L’aspetto sanitario riguarda non soltanto la riduzione entro limiti accettabili della presenza del tallio, ma anche lo studio dell’impatto che questo ha avuto sulla popolazione. L’Agenzia regionale di sanità ha annunciato che effettuerà un’indagine epidemiologica in collaborazione con i cittadini, i medici di famiglia e i pediatri per ricostruire ciò che è accaduto in questi anni e indagare sulle possibili conseguenze della contaminazione da tallio. Da questo punto di vista saranno utili le analisi dei capelli e delle urine che già si sono cominciati a raccogliere tra i cittadini della zona.