Si è fermato nello storico ex cinema pisano il progetto di Angela Baraldi, Massimo Zamboni e Cristiano Roversi
10 Febbraio 2020, di Francesco Forino – Foto di Martina Ridondelli
Si chiude a Pisa, sul palco del Lumière, il tour dell’ultimo progetto di Massimo Zamboni, Sonata a Kreuzberg. Progetto che vede, per l’ennesima volta, il coinvolgimento di Angela Baraldi, stella nera del rock italiano, e del tastierista e compositore Cristiano Roversi, anche lui ben noto a chi bazzica la vera scena alternativa/indie nostrana.
“Sonata a Kreuzberg” è sostanzialmente un viaggio: il viaggio di Massimo a Berlino nel 1981, che segna l’incontro con Giovanni Lindo Ferretti e l’inizio di uno dei capitoli più importanti della storia musicale italiana, ma soprattutto il viaggio attraverso le contraddizioni, gli umori, le luci e le ombre di quella città e della Germania del secolo scorso.
Lo spettacolo si apre e si chiude con due brani inediti solo strumentali, composti interamente da Cristiano ed è intervallato da letture di stralci del libro del 2017 “Nessuna voce dentro”, libro con cui Zamboni ha definitivamente suggellato il racconto dell’esperienza dei suoi vent’anni di cui si parlava sopra,
Il resto sono canzoni; alcune un po’ “scontate” come “Alabama song” di Weill e Brecht e “Berlin” di Lou Reed, ma a cui la voce di Angela dona una nuova potenza, e altre a noi meno note, come “Der Räuber und der Prinz” dei D.A.F., gruppo electropunk dell’allora (primi anni 80) Germania Ovest.
Come detto, l’apporto vocale, ma anche di presenza scenica di Angela Baraldi, rende lo spettacolo coinvolgente e, in alcuni momenti, come nell’esecuzione di “Afraid” di Nico e di “Bette Davis’ eyes” di Kim Carnes, da brividi. Purtroppo, il livello cala quando è Massimo Zamboni a cantare, in un tedesco, anche agli orecchi di un non germanofono, un po’ stentato.
La photogallery del concerto: