La Scuola primaria di Lari-Perignano è stata al centro dell’attenzione pubblica a causa della “mancata benedizione”: Dirigente Scolastico scuola materna non concede la benedizione, protesta di alcuni genitori
22aprile 2015 da svoltaincomune, Lari-Perignano
Come mai c’è stato così tanto clamore e scandalo per una cosa che è stata fatta e comunque sarebbe stata eseguita? Pensiamo a quali ripercussioni abbiamo subito per un comportamento di chiara impronta mediatica, sia come immagine esterna al nostro paese, sia come Istituto Comprensivo. Quest’anno sono state emanate nuove direttive ministeriali e un regolamento interno, approvato dal Consiglio d’Istituto, che vieta l’ingresso a tutti gli estranei al personale scolastico, se non dopo una formale richiesta di accedere ai locali. Purtroppo è evidente che non si sono richieste le dovute autorizzazioni per accedere ai locali della scuola, a differenza di altri preti del comune di Casciana Terme Lari e così come fanno tutti, nel rispetto delle regole e delle leggi vigenti.
La nostra non vuole essere una riflessione contro la religione, contro quanti credono o hanno credi differenti, ma pretende di essere una risposta per il nostro Stato, la nostra Costituzione, i nostri Principi, i nostri Valori: la scuola è laica e nella scuola ci sono organismi democraticamente eletti che non possono essere ignorati.
Quello però che ci auguriamo è che ci sia un’uguale partecipazione della cittadinanza anche su altri argomenti, che toccano profondamente l’educazione e la cultura dei nostri figli.
Soprattutto ci auguriamo che ci sia lo stesso clamore per il mancato riconoscimento del tempo pieno ad una sola classe di bambini della 2 elementare della scuola Salvo D’Acquisto , pur avendo, lo stesso plesso, l’assegnazione del tempo pieno ministeriale; questi bambini di 7 anni hanno avuto per tutto questo anno scolastico circa 7 maestre al giorno. Esatto non avete le allucinazioni, la realtà è proprio questa: 7 maestre al giorno circa. Auspichiamo che ci sia pari indignazione perché i nostri bambini dei plessi di Perignano non riescono a pranzare alla mensa prima delle 14,00/14,30. Che ci sia lo stesso scalpore per la perdita degli spazi nella scuola Salvo D’Acquisto, che per accogliere un numero maggiore di iscritti chiude aule che invece erano destinate ai laboratori di informatica, di musica o altro, laboratori che attualmente sono negati alla scuola, peggiorando così l’offerta formativa, prevista in particolare per una scuola a tempo pieno. Perché la cittadinanza non si mobilita quando, pur pagando un costo pasto elevato, i propri figli tutti i giorni tornano a casa affamati perché il cibo della mensa scolastica non è buono?
Insomma l’elenco è lungo ma a noi preme soprattutto iniziare a riflettere con tutti i cittadini che lo desiderano: l’obiettivo è tutelare i diritti dei nostri bambini/ragazzi. Vogliamo poi capire se al PD locale e alla Giunta Terreni interessa difendere e sostenere un’istruzione pubblica e laica, oppure se vuole accodarsi al Governo Renzi e alla giunta Rossi che, nei fatti, stanno tirando la volata alla privatizzazione dei servizi pubblici, dando in cambio qualche “mancetta”, che siano gli 80 € del 2014 o i 29 € che si apprestano ad elargire quest’anno.
Alla nostra Lista non interessano clamori mediatici (forse creati ad arte) e polveroni che tendono ad offuscare le gravi carenze sopra elencate. Siamo profondamente convinti che, se inizieremo una mobilitazione costante e promuoveremo un coordinamento permanente fra genitori, otterremo quello che fino ad ora ci è stato negato. Sempre in quest’ottica, di lavorare per il bene dei nostri bambini e ragazzi, stiamo presentando un’interrogazione urgente alla Giunta per avere certezze circa la situazione di sicurezza dei nostri edifici scolastici, visto quello che e’ successo a Ostuni (in provincia di Brindisi), dove una scuola appena ristrutturata ha subito un crollo di oltre 5 metri quadrati del soffitto. Ora tutti, dal Sindaco al Ministro, si dicono dispiaciuti e sorpresi, ma se da 20 anni non fanno altro che tagliare soldi alla scuola pubblica questi sono i risultati. Prima con Berlusconi ed ora con Renzi la politica e’ sempre la stessa: togliere al pubblico per dare al privato. Basta con questi Robin Hood alla rovescia.