Alla libreria Luccalibri (viale Regina Margherita, 137, Lucca), martedì 21 marzo alle ore 17:00, è in agenda la presentazione del libro di Murray Bookchin “La Prossima Rivoluzione. Dalle Assemblee Popolari alla Democrazia Diretta”(BFS edizioni, 2018).
- Promuovono l’iniziativa: la Società Popolare di Mutuo Soccorso G.Garibaldi, la Biblioteca Franco Serantini e l’Associazione Amici della biblioteca F.SerantinI onlus.
- Partecipano: Debbie Bookchin (curatrice dell’edizione inglese nonché figlia dell’autore e Martino Seniga, traduttore e curatore dell’edizione italiana), Armando Sestani (presidente della SPMS “G. Garibaldi”), Martino Seniga (curatore del volume, giornalista) Max Strata (ecologo e scrittore)
20marzo 2018 da Andrea Vento, Lucca
Nei suoi ottantaquattro anni di vita Murray Bookchin (1922- 2006) ha avuto modo di percorrere da critico radicale quasi l’intero ‘900, confrontandosi con le principali ideologie del movimento operaio, militando all’interno delle sue due correnti principali, marxismo e anarchismo, in periodi differenti della sua vita.
E’ stato filosofo, saggista, e ambientalista statunitense. Dopo un’esperienza giovanile nel marxismo rivoluzionario è approdato all’anarchismo sociale e negli anni Sessanta del Novecento è stato uno dei pionieri della controcultura e dell’ecologia sociale: un tentativo di elaborare una sintesi tra il pensiero socialista libertario e quello ecologico.
Nel 1971 ha fondato, con altri studiosi, l’Institut for Social Ecology a Plainfield (Vermont), centro attivo nel campo delle teorie sociali e dell’eco-filosofia e delle tecnologie alternative. I saggi di Murray Bookchin, pubblicati in questo libro, partono dall’analisi impietosa dello scenario desolato della società capitalista del XXI secolo, dal disastro ecologico all’aumento delle diseguaglianze e delle ingiustizie sociali, ma hanno il coraggio di proporre un percorso nuovo, rivoluzionario e democratico, per tutti coloro che credono che il progresso si possa associare alla giustizia sociale e al collettivismo.
Senza immaginare, in modo elitario, di abbattere la società globalizzata, Bookchin propone una strategia fattibile per la sinistra sociale internazionale, una strategia che rilanciando il rapporto tra cittadini e comunità locali trova proprio nella democrazia diretta e nelle assemblee popolari gli strumenti per rilanciare le politiche sociali, democratiche e progressiste nell’era del capitalismo globale. Quella proposta da Bookchin e una democrazia libertaria e glocale che aspira a cambiare in meglio il futuro del genere umano e del pianeta in cui viviamo. Un’«utopia» che ha già ispirato il popolo curdo che, anche dalle tesi di Bookchin, ha attinto la spinta ideologica per realizzare in Siria e in Turchia nuove comunità libertarie ed egualitarie unite nel progetto Confederalista democratico. Un progetto politico e sociale che nel Rojava ha contribuito alla battaglia vittoriosa degli uomini e delle donne curde contro l’esercito dei tagliagole e stupratori dello Stato islamico e nel Bakur sostiene la resistenza alla durissima repressione dello stato turco nelle città e nei liberi municipi del Kurdistan del nord.
Gli otto saggi che compongono questo libro rappresentano la sintesi del lavoro di Bookchin: le fondamenta teoriche per una società ecologica, egualitaria e democratica, con un approccio pratico alla sua realizzazione. Analizza i fallimenti dei vecchi movimenti per il cambiamento sociale, rilancia la prospettiva della democrazia diretta e, nell’ultimo capitolo, disegna il suo progetto per trasformare la crisi ambientale globale in un’opportunità di superare le stantie gerarchie di genere, razza, classe e nazione, l’occasione di trovare una cura radicale per il “male” che governa il nostro sistema sociale. Come ha scritto Ursula K. Le Guin nella postfazione