Una pubblicazione importante che riporta le storie personali di circa 25 profughi
13 Gennaio 2020, dal Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati
Storie personali di profughi in netta prevalenza africani, raccolte personalmente durante la sua attività di operatrice presso un Centro di Accoglienza Straordinario in Sicilia gestito dalla Croce Rossa, non solo perché smonta la versione diffusa ad arte da settori della politica rispetto alla cosiddetta “pacchia” dei migranti che verrebbero in Italia a spassarsela a spese dello stato italiano ma, soprattutto, perché riconduce il lettore nella dimensione reale delle vicende personali, quasi tutte drammatiche, vissute da questi giovani, nel proprio paese di origine, durante il viaggio ed anche dopo l’arrivo in Italia, fra burocrazia, normative sempre più stringenti e sfruttamento del lavoro.
Inizialmente il libro riporta un vademecum normativo e una disamina delle tipologie di strutture di accoglienza presenti nel nostro paese con le modifiche, peggiorative, apportate negli ultimi anni a danno di chi fugge da persecuzioni e discriminazioni personali e che risultano utili al lettore ad orientarsi in un campo non sempre conosciuto e a comprendere l’essenza delle politiche migratorie italiane, sempre più oggetto di mistificazioni e speculazioni.
Un testo, adatto per giovani ed adulti, che arricchisce sia per il suo portato realistico sia per le ricadute emotive ma, anche, dalla grande valenza formativa che ben si presta, per le sue connotazioni geografiche (è presente, caso rarissimo, una carta geografica di ciascun paese di provenienza) storiche, ambientali, etnico-religiose e politiche per la realizzazione, in ambito scolastico, di progetti didattici interdisciplinari in formato di Unità di Apprendimento (Uda) che il Giga sta elaborando per la Secondaria di Primo e di Secondo Grado.
Attualmente Ilenia lavora come operatrice in Cas della Croce Rossa in provincia di Pisa e accoglie con favore le richieste di presentazioni del suo libro e di interventi presso le scuole per far ascoltare direttamente dalla propria voce le vicende personali dei profughi da lei raccolte.
(Per info gigamail2014@gmail.com).
Scheda del libro:
- Listino: € 13,00
- Editore: Infinito Edizioni
- Collana: Afriche
- Data uscita: 26/09/2019
- Pagine: 120
Presentazione della casa editrice
Più di mille migranti sono morti nel Mar Mediterraneo quest’anno, secondo quanto dichiarato dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), citata da La Repubblica. “L’Unhcr chiede urgentemente un aumento della capacità di ricerca e salvataggio, compreso un ritorno delle navi statali dell’Ue nelle operazioni di ricerca e salvataggio e un riconoscimento del ruolo cruciale delle imbarcazioni delle Ong nel salvare vite in mare”, ha affermato il portavoce, Charlie Yaxley. Il dato fornito dall’Unhcr si somma alla dichiarazione del l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) secondo cui dal 2014 a oggi almeno 15.000 persone hanno perso la vita attraversando il Mediterraneo.
Per chi riesce a portare a termine il viaggio il primo impatto con l’Europa è il Centro di accoglienza, luogo “spaesante e, in qualche modo, spaventoso – sostiene Ilenia Marino nel libro appena uscito dal titolo Nelle sue scarpe. Lungo le tracce di chi è costretto a inseguire il sogno europeo. Aprendo la porta d’ingresso, infatti, si vedono tantissime persone, tanti volti sconosciuti che parlano contemporaneamente in lingue diverse e si è circondati da urla, corse, vestiti, scarpe e carte, carte ovunque…”.
La partenza, il viaggio, la fortuna di arrivare vivi, l’accoglienza, il futuro. Daniel, un ragazzo nigeriano, è la voce narrante di un testo che vuole aiutare a comprendere meglio i tragitti fisici percorsi da chi vuole richiedere asilo politico in Europa e quelli simbolici che si compiono affrontando gli ostacoli che la vita pone sul cammino di ogni individuo, aiutando ciascuno di noi a mettersi nei panni dell’altro. Daniel racconta sia la sua vicenda personale che quella di altri ragazzi che hanno vissuto con lui in un Centro d’accoglienza straordinaria italiano.
Il senso di solitudine di chi sa che non potrà mai più vedere la sua famiglia, il razzismo, lo sfruttamento nei campi, la paura di deludere chi contava sulla sua partenza per continuare a vivere sono i sentimenti ricorrenti di ognuno di loro. “Non posso permettermi di fallire”, si ripetono le migliaia di giovani che ogni anno cercano di entrare nella Fortezza Europa.