I registi e sceneggiatori Gastón Duprat & Mariano Cohn sono già stati presenti alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2016 quando presentarono “Il cittadino illustre”che consentì all’attore Oscar Martinez di conquistare la Coppa Volpi come miglior interprete.
24 Aprile 2022, di Donatella Nesti
Distribuito da Lucky Red esce ora nelle sale l’atteso “Finale a sorpresa – Official Competition” degli stessi registi un film con un cast stellare, Penélope Cruz, Antonio Banderas & Oscar Martínez. Lola Cuevas (Penelope Cruz) è un’eccentrica e affermata regista a cui è stata commissionata la regia di un film da un imprenditore miliardario megalomane deciso a lasciare il segno nella storia. L’ambiziosa impresa richiede i più grandi talenti, così Lola scrittura due stelle della recitazione: il divo sciupafemmine di Hollywood, Félix Rivero (Antonio Banderas) e il capofila del cinema e del teatro impegnato, Iván Torres (Oscar Martínez). Due attori agli antipodi ma entrambi leggende, con un carisma e un ego ineguagliabili, sono costretti da Lola ad affrontare delle prove esilaranti e originali che li metteranno a dura prova. Riusciranno a superare la loro rivalità per dare vita a un capolavoro?
Presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, tra le presentazioni speciali al Festival di Toronto e nella sezione di apertura del Festival di San Sebastian, “Finale a sorpresa – Official Competition” è stato accolto dalla critica e dal pubblico con grande entusiasmo. ”Ogni prova funziona in modo quasi autonomo e auto-conclusivo ed è un’affascinante masterclass su come questi tre talentuosi attori creano emozioni con il pubblico. “dichiarano i registi “Affrontare questioni come il processo di creazione artistica, la competenza professionale, l’ego, il bisogno di prestigio e riconoscimento, le diverse scuole di recitazione e le tensioni tra artisti di diversa estrazione sociale e con obiettivi diversi è una delle sfide che ci appassionavano di più in Finale a sorpresa – Official Competition.” I tre attori non si risparmiano e si prendono in giro accentuando l’idea che il pubblico si è fatta a proposito delle loro personalità ed interpretazioni indagando su come si crea il rapporto emotivo tra attori e spettatori e non nascondendo il narcisismo che caratterizza i divi del cinema.
È nelle sale anche “La figlia oscura” (“The Lost Daughter”) tratto da un libro di Elena Ferrante diretto da Maggie Gyllenhaal, per la prima volta dietro la macchina da presa, premiato per la sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia. Durante una vacanza al mare in una splendida isola greca da sola, Leda (Olivia Colman) rimane incuriosita e affascinata da una giovane madre (Dakota Johnson) e dalla sua figlioletta mentre le osserva sulla spiaggia. Turbata dal loro irresistibile rapporto, (e dalla loro chiassosa e minacciosa famiglia allargata), Leda è sopraffatta dai suoi stessi ricordi personali dei sentimenti di terrore, confusione e intensità provati nelle prime fasi della maternità. Un gesto impulsivo sconvolge Leda e la proietta nello strano e sinistro mondo della sua stessa mente, dove è costretta ad affrontare le scelte non convenzionali che ha compiuto quando era una giovane madre e le loro conseguenze. La professoressa interpretata da una splendida Olivia Colman si lascia possedere dai ricordi, si rivede come una mamma «snaturata» (brava anche Jesse Buckley) che ha fatto scelte controcorrente, un tema ricorrente nei libri della misteriosa scrittrice di bestseller.