Giornata del fiocco lilla, chiedo solo un attimo a chi legge di soffermarsi.
20marzo 2018 lettera
Grazie a mia figlia pubblico alcune foto atte a sensibilizzare su una patologia troppo spesso ignorata. 3milioni di persone ne soffrono, di anoressia si muore e chi combatte risente della carenza di strutture, che persistono in un Paese che fatica a considerare i disturbi alimentari una malattia.
Difficile poter esporre a parole quello che si prova quando i figli vengono inghiottiti da un vortice che trascina sempre più verso inaspettate tragedie. Si combatte non solo contro la malattia ma contro servizi che mancano, contro una sanità rivolta sempre più verso chi può permettersi cure a pagamento e abbandona i meno abbienti.
Il futuro dei nostri giovani, già incerto per la mancanza di prospettive lavorative è minato da una società che vuole tutti belli, atletici e perfetti, rigettando ed emarginando animi più sensibili e diversi. Solo la frequentazione di reparti ospedalieri psichiatrici rende visibile un problema invisibile, tantissimi sono i ragazzi e le ragazze vittime di un sistema che li costringe a ricorrere a spietate soluzioni.
Genitori che vedono il consumarsi di tragedie, di corpi devastati da quel bisogno di aiuto che le nostre strutture non sono ancora in grado di intercettare. Si va avanti si cercano altre strade, altri modi per recuperare quel desiderio di vivere che viene a mancare, il cibo nemico, gli amici che non capiscono, i parenti che si volatilizzano, la solitudine, la mente che uccide tutto. Due passi avanti e tre indietro, ogni giorno il dolore che si rinnova e consuma.
Chiedo e chiediamo Day hospital Dca, più servizi, più equipe medica, aiutiamo i nostri giovani, soffermiamoci a pensare per un attimo che il nostro futuro sono loro, ritrovando il coraggio di alzare la voce evitando di nascondersi dietro la solita frase “tanto non cambia nulla”, Giovanna Baracchi