“Dune”, diretto da Denis Villeneuve, Fuori Concorso, è stato proiettato in prima mondiale, alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia
5 Settembre 2021, di Donatella Nesti
Dune prodotto da Warner Bros. Pictures e da Legendary Pictures, è l’attesissimo adattamento per il grande schermo dell’omonimo romanzo di fantascienza del 1965 di Frank Herbert. Dune è interpretato da un cast stellare composto da Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, David Dastmalchian, con Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem.
Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno. Basta guardare lo strepitoso documentario di Alejandro Jodorowsky per comprendere quando possa risultare difficile tentare di tradurre in immagini le pagine del romanzo di Frank Herbert. Pure David Lynch, al netto delle disavventure produttive, nel 1984 non ebbe successo, soprattutto per un problema di durata eccessiva e per non incappare nello stesso errore, questa versione datata 2021 è stata divisa in due capitoli. Al festival è stata proiettata la prima parte di questo kolossal ricco di effetti speciali di Gerd Nefzer che affronterà in sala il giudizio del pubblico dal 16 settembre. Denis Villeneuve è uno dei più importanti registi contemporanei, il regista franco-canadese nominato all’Oscar è noto per aver diretto “La donna che canta”, “Blade Runner 2049”, “Arrival”, “Sicario”, “Prisoners” e “Incendies”.
L’inadeguatezza di essere madre, il senso di colpa, la fatica nell’affermare il proprio sé oltre la generosità naturale di mamma, sono le tematiche di “The lost daughter” tratto da un romanzo di Elena Ferrante per la regia di Maggie Gyllenhaal, sorella di Jack. La protagonista è Leda interpretata dal premio Oscar Olivia Colman, in vacanza a Corinto dove tutto cambia quando, in spiaggia, si trova a contatto con un clan familiare villano e sgradevole e comincia a osservare il rapporto tra una giovane madre (Dakota Johnson) e la figlia. Quando la bambina si perde, nella memoria di Leda riaffiorano i ricordi legati al disorientamento di fronte a una maternità messa alla prova delle legittime ambizioni professionali.
Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (“Il Divo”, “La grande bellezza”, “The Young Pope”) ”È stata la mano di Dio” è la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo.
“Il buco” di Pierangelo Sammartino. Durante il boom economico degli anni ’60, l’edificio più alto d’Europa viene costruito nel prospero nord Italia. All’altra estremità del paese nell’agosto del 1961 un gruppo di giovani speleologi visita l’altopiano calabrese e il suo incontaminato entroterra immergendosi nel sottosuolo di un Meridione che tutti stanno abbandonando. Scoprono così coi suoi 700 metri di profondità una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.
Il matrimonio fra la Principessa Diana e il Principe Carlo è in crisi da tempo. Malgrado le voci di presunti flirt e di un imminente divorzio, si cerca di preservare la pace in vista delle festività natalizie, tradizionalmente trascorse dai reali nella proprietà di Sandringham. Sono giorni in cui si mangia, si beve, si spara e si va a caccia. Diana conosce le regole del gioco. Ma quest’anno non sarà come gli altri. Spencer immagina ciò che potrebbe essere successo in quei pochi, fatidici giorni. Un film di Pablo Larraín con Kristen Stewart.