Le camelie nel chiostro”. Festa sabato e domenica, nell’occasione partirà un progetto di crowdfunding per avviare il recupero dell’area esterna al complesso medievale
30marzo 2017 di Beatrice Bardelli, Calci (Pi)
Come ogni anno da oltre dieci anni, il convento di sant’Agostino in Nicosia (Calci) si trasformerà nello scenario naturale della più bella mostra di camelie del territorio pisano. Per il restauro dell’antico convento è stato lanciato un appello dall’Associazione Nicosia nostra di Calci dal titolo ”Un crowdfunding per Nicosia”.
Il 16 marzo scorso il Comune di Calci ha presentato in conferenza stampa l’accordo firmato con il Demanio per l’acquisizione in concessione temporanea degli spazi esterni e del lazzeretto del convento di Sant’Agostino in Nicosia. L’accordo si configura come concreto proseguimento di un’opera di sensibilizzazione iniziata 12 anni fa dall’associazione Nicosia nostra e dall’amministrazione comunale e culminata nel 2016 con l’evento “Abbracciamo Nicosia”, che ha visto oltre 1500 persone riunirsi intorno a Nicosia, per dimostrare il forte legame affettivo e culturale con il convento e con il territorio che lo circonda.
Quest’anno, la manifestazione “Le camelie del chiostro” festeggerà la sua undicesima edizione nei giorni 1 e 2 aprile durante i quali l’associazione Nicosia nostra, con il sostegno del Comune di Calci, promuoverà “Da un abbraccio a…”, un progetto di crowdfunding (raccolta fondi online) che prenderà il via sabato 1° aprile alle ore 17 sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”.
“Il progetto, come primo passo – si legge nel comunicato dell’Associazione – prevede il recupero, la messa in sicurezza e la conseguente fruibilità di una porzione di bosco intorno al convento, uno dei rarissimi esempi rimasti di foresta relitta mediterranea. Il secondo passo prevede, inoltre, il completamento dell’illuminazione pubblica di via di Nicosia e la riqualificazione dell’area pubblica di fronte all’arco in ingresso al complesso, con il ripristino delle zone lastricate e dell’acciottolato, il rifacimento della parte carrabile con calcestruzzo architettonico, il ripristino e la creazione di idonee pendenze per la regimazione dell’acqua piovana e il restauro dell’edicola”.
Il programma della festa sarà come sempre ricco di iniziative:
- La tradizionale esposizione di camelie recise del territorio (un trionfo di forme e di colori da mozzare il fato).
- Le proiezioni.
- Le installazioni diffuse, i giochi per grandi e piccini, alcune mostre, la musica
- E molte altre sorprese.
I visitatori potranno inoltre scegliere tra i vari itinerari guidati che si articoleranno nei due giorni.
- Il sabato pomeriggio: “Da Rezzano a Nicosia, passando per Villa Buieri: la vita di Giovanni Lugetti tra la fine dell’800 e gli inizi del 900” a cura di Bruna Battaglini e Elisa Renieri e “Passo passo nella storia di Nicosia” a cura di Martina Pizzi.
- La domenica mattina sarà organizzato un itinerario in bicicletta in collaborazione con FIAB – Pisa “Pedalando tra le fattorie e i sapori di calci” a cura di Ferruccio Bertolini e un itinerario a piedi “Tra conventi e monasteri: entriamo dentro la Certosa” riservato a un massimo di 50 partecipanti con prenotazione obbligatoria entro il 30 marzo (nicosianostra@gmail.com) a cura del personale del Museo.
Sarà poi possibile pranzare al sacco nell’oliveto di Nicosia prima di proseguire con le sorprese del pomeriggio e con altri 3 itinerari:
- “La poesia della via Erbosa da Nicosia a Crespignano e forse un po’ più in là. Sentieri erbosi di acqua e di ulivi tra frantoi, molini abbandonati e grotte nascoste fino a un altro convento che non c’è” a cura di City Grand Tour;
- “Alla scoperta della torre di San Lorenzo”, a cura di Ferruccio Bertolini
- E “Passo passo nella storia di Nicosia” a cura di Martina Pizzi.