Smettere di pagare la mazzetta ai camorristi, altro che alzare la TARI a cittadini e piccole imprese.
13gennaio 2015 di Maurizio Marchi, Medicina Democratica
La Enerambiente, azienda dei pluri-inquisiti Gavioli e Faggiano, detiene ancora il 24 % di REA spa di Rosignano, a cui ancora va una buona percentuale di profitti, ogni anno, ottenuti da REA. E’ uno scandalo nazionale che infatti ha avuto un rilievo anche sulla stampa nazionale, almeno da 5 anni. Ma passa sotto silenzio a livello locale, come si conviene in ogni società omertosa e opaca come la nebbia fitta.
Per pagare i camorristi e mantenere il silenzio a livello locale, i nostri amministratori non trovano di meglio che alzare la tassa sui rifiuti a livelli insopportabili per cittadini ed imprese (pensiamo a tutto il settore legato al turismo, alla ristorazione, alle piccole imprese di servizi e di manutenzioni, ecc), che – già in crisi – con questa stangata rischiano il colpo di grazia.
Con la discarica di Scapigliato e la sua gestione avventurosa, si è creato un pezzo di sud inquinato nel cuore della Toscana presunta democratica. E’ l’ora di dire basta. L’opinione pubblica, giustamente furiosa per gli aumenti della TARI, colga l’occasione per chiedere la liquidazione coatta e l’estromissione di Enerambiente da REA: sarebbe il primo passo decisivo per avviare una politica dei rifiuti virtuosa, trasparente, spinta sulla raccolta differenziata, che attenui il carico insopportabile sulla discarica, ormai in esaurimento.
Per l’Amministrazione comunale sarebbe il primo passo per rientrare nella legalità, dopo la sbornia di entrate milionarie dalla discarica (13,5 milioni di euro a fine 2013 derivanti dalla raccolta rifiuti, più le entrate derivanti dalla gestione della discarica, la produzione di energia elettrica e la gestione del verde pubblico, dal Bilancio socio ambientale REA 2014, su dati 2013).
Medicina democratica sta preparando un esposto alla Magistratura, per l’estromissione immediata di Enerambiente da REA e dalla vita comunale.
Scapigliato 1982/012 trent’anni di affari sui rifiuti come business, il libro, quello di Maurizio Marchi, di cui ne consigliamo la lettura. Un saggio di duplice interesse, trattandosi di una attenta e puntuale ricostruzione storica dei fatti e, nel contempo, un momento di riflessione sullo stravolgimento della natura della ormai ex sinistra. Una terza finalità sta anche nel rivendicare il legittimo rispetto dell’esito referendario del 2011, contro la privatizzazione dei servizi locali.
“La sinistra è finita in discarica?” Il libro di Maurizio Marchi: http: schedalibro