Joan As Police Woman al Santeria Toscana di Milano – Report e photogallery

Tutto esaurito al Santeria Toscana per l’unica data italiana di Joan As Police Woman

19 Ottobre 2024, di Michele Faliani

È tornata, finalmente. Nella solita venue che tre anni fa la vide protagonista di un concerto in piena pandemia, con il pubblico a sedere e distanziato; e un anno e mezzo dopo il tour italiano funestato dallo smarrimento di tutti i bagagli, chitarra compresa, all’aeroporto di Firenze. Questa volta fortunatamente è tutto andato liscio, e Joan Wasser, fresca fresca di pubblicazione del suo tredicesimo album (considerando anche il primo ep, i due dischi di cover, i due live e il disco a doppio nome con Benjamin Lazar Davis) è salita sul palco sorridente e felice come sempre, pronta ad incantare le 400 persone presenti con un concerto inaspettamente più lungo rispetto al passato (2 ore precise, con in più un quarto d’ora di pausa fra il primo e il secondo tempo “durante il quale potete andare in bagno o conoscere gli spettatori vicini a voi”); e con musicisti diversi, lo straordinario Will Graefe alla chitarra e Jeremy Gustin che sostituisce il fin qui onnipresente Parker Kindred alla batteria. E Joan che, come al solito, si sposta fra le tre postazioni di pianoforte, synths e chitarra. Il risultato della nuova formazione è un suono potente, corposo e più tendente all’ alt-rock che in passato, anche se le atmosfere soul e r’n’b non mancano certo. Prima parte con il nuovo “Lemons, limes and orchids” a farla da padrone, con i nuovi arrangiamenti di “Warning bell” e di “Hard white wall”, e “Tell me” che rimane il solito pezzo trascinante che è sempre stato. Secondo tempo che vede Joan spaziare fra tutta la sua produzione, con una serie di canzoni eseguite con vestiti tutti nuovi: “The ride”, completamente stravolta e tutta costruita intorno a un arpeggio di chitarra acustica, un’ipnotica versione di “Flushed chest” ci ricorda che disco della madonna sia “Real life”, e “Eternal life” rallentata e rarefatta fa da preludio al gran finale, con una “The magic” acidissima e con un lunghissimo assolo di chitarra à la David Byrne e la splendida “Chemmie” che fa ballare tutta la sala. C’è ancora tempo per un paio di pezzi prima del rito dei selfie e degli autografi, ed è bellissimo vedere Joan in forma smagliante, che sorride e si diverte lei per prima a suonare con i nuovi compagni di viaggio. E una nota di merito a Benjamin Gregory, fedele tecnico del suono della Poliziotta, che ha fatto dei suoni da paura.
Joan ci ha confessato che potrebbe tornare in primavera per un tour in solo, e poi in formazione la prossima estate per qualche festival. Noi, ovviamente, ci saremo.

Grazie a International Music and Arts e a Santeria Toscana per l’ospitalità.

 

La scaletta del concerto:

Primo tempo:
1. The Dream
2. Full‐Time Heist
3. Warning Bell
4. Remember the Voice
5. Long for Ruin
6. Started Off Free
7. Hard White Wall
8. Tell Me
9. Lemons, Limes and Orchids
Secondo tempo:
10. Back Again
11. Flushed Chest
12. Valid Jagger
13. The Ride
14. Oh Joan
15. Eternal Flame
16. The Magic
17. Chemmie
Bis:
18. Real Life
19. Tribute to Holding On

La photogallery del concerto:

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