9 gennaio 2015 di Dario Rossi, Toscana Notizie
I problemi che toccano da vicino l’Isola di Capraia (Li), sono stati illustrati stamani al presidente Enrico Rossi da una delegazione di amministratori e rappresentanti delle categorie economiche dell’isola nella sede di Confesercenti Toscana: il sindaco Gaetano Guarente, insieme all’assessore comunale al turismo Fabio Massei e agli imprenditori Lorenzo Renzi e Nawal Manad, i rappresentanti di Confesercenti Massimo Biagioni (Toscana), Alessandro Ciapini, Anna Landini e massimo Marini (Livorno-Capraia).
Il turismo resta l’asse dell’economia isolana, ma il quadro dipinto dal sindaco Guarente a Rossi è fosco: Capraia registrava nel 1992 circa 135mila presenze turistiche, crollate man mano alle 23mila registrate nell’estate 2014. Questo ha portato come conseguenza chiusure e fallimenti di alberghi, residence, ristoranti, bar che mettono a rischio, in una spirale perversa, le attività promozionali per mancanza progressiva di posti letto. Altro tema la valorizzazione dell’area dell’ex carcere e la necessità di una promozione turistica mirata.
Ma il problema principale è individuato nei collegamenti con il continente, che fanno riferimento tutti a Toremar, con costi dei biglietti troppo alti per i residenti come per i visitatori che contribuiscono alla scelta di non usare i traghetti. Proibitivi poi i costi dei carburanti sull’isola per l’incidenza del trasporto, che non può essere svolto da Toremar per le norme di sicurezza del trasporto, ma è a carico del titolare del distributore locale.
Il presidente Rossi ha promesso attenzione e impegno dalla Regione per individuare possibili soluzioni perlomeno ad alcune delle problematicità illustrate dai rappresentanti degli isolani, specie in relazione ai rifornimenti di energia e ai carburanti.