“La recente alluvione disastrosa di tre rii dimostra la sconsideratezza delle passate amministrazioni che hanno sottovalutato la capacità dirompente di eventi naturali determinati, certo, da eccezionali condizioni meteorologiche”
26settembre 2017 da Marcello Lenzi, ALBA Livorno
Se queste ormai in tutto il pianeta manifestano caratteri sempre più difficilmente prevedibili, non è nuova la considerazione che quando la pressione antropica esercitata sui territori supera certe condizioni i danni a cose e persone possono essere micidiali. C’è quindi una responsabilità ineludibile a carico di chi nel passato ha consentito la realizzazione di costruzioni in zone chiaramente a rischio e la copertura di corsi d’acqua a fini edificatori. C’è poi una responsabilità immediata che riguarda l’attuale amministrazione, ed in primis il Sindaco, che, in quanto primo responsabile della Protezione Civile comunale, deve mettere in atto tutte le misure di all’erta della popolazione a rischio e di soccorso e assistenza.
La Magistratura e la Commissione d’indagine istituita dal Consiglio Comunale chiariranno i termini documentati della questione. Non manca la responsabilità del Consorzio di Bonifica delle Colline Livornesi che da 20 anni viene finanziato ob torto collo dai cittadini e che ha dimostrato in più casi, ultimo questo, di non garantire la sicurezza dei corsi d’acqua e che andrebbe ripensato assai meglio di quanto è stato fatto nel 2014. C’è ancora una responsabilità politica riguardante il futuro che grava, seppur in misura diversa, su tutti i cittadini, l’associazionismo, i movimenti ed i partiti politici, gli attuali consiglieri comunali e gli amministratori (Giunta e Sindaco).
ALBA-Livorno contribuì all’elezione di Marco Bruciati e di Andrea Raspanti e Giovanna Cepparello quali rappresentanti della coalizione che li portò in Consiglio Comunale nel 2014 ma le vicende successive hanno determinato la spaccatura in due di quel gruppo consiliare, erroneamente accreditato a Buongiorno Livorno, nella vulgata dei media. Oggi le due parti hanno assunto posizioni diverse in ordine alla mozione di sfiducia verso il Sindaco Nogarin. ALBA si riconosce nella posizione espressa dal consigliere Bruciati, poiché la decadenza dell’attuale consigliatura porrebbe più problemi di quelli che dovrebbe risolvere.
Il derivante commissariamento è facilmente prevedibile che sarebbe assegnato dal governo a qualche forestiero dello stesso partito che ha amministrato Livorno nei decenni passati e che porta la responsabilità di interventi in materia urbanistica che sono concausa di quanto è avvenuto la notte del 10 scorso. Dovrebbe inoltre predisporre gli adempimenti necessari ad andare a nuove elezioni quando i cittadini e le istituzioni hanno da impegnarsi nella riparazione dei danni e nel ripristino, per quanto possibile, alle condizioni precedentil’alluvione, ma più sicure, anziché in un’avventata campagna elettorale. E’ inoltre l’occasione, questa, per ripensare un modo diverso di amministrare la città, eliminando per quanto possibile le cause del disastro e raccogliendo la grande spinta partecipativa che i Livornesi hanno messo in atto in questo frangente, riconosciuta unanimemente anche dai media nazionali, al fine di coinvolgere i cittadini nella discussione ancora aperta sul Piano Strutturale della città.
Un plauso particolare ai tanti giovani, i bimbi della mota, che hanno dato prova grande di civismo e solidarietà.
E’ una qualità che non era scontata e che non va lasciata defluire come l’acqua nell’indifferenza che tutto fagocita della quotidianità. ALBA infine ribadisce quanto più volte sottolineato in questo ultimo anno a proposito del Piano di Emergenza Nucleare, dovuto per legge, essendo il nostro uno degli 11 porti nuclearizzati del paese e della cui esistenza la popolazione è invece tenuta all’oscuro. Tutti abbiamo capito in questa evenienza come sia stolto affidarsi alla fiducia che un rischio remoto sia un non-rischio.