Apertura al pubblico dal 7 novembre al 31 marzo – La vita in città ricostruita a cura di Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni con oltre 100 immagini dell’Archivio Frassi
2novembre 2018 da Beatrice Ghelardi, Pisa
Un affascinante viaggio nel passato alla riscoperta di com’eravamo sta per prendere il via a Palazzo Blu con la mostra “Gli anni ’50. Immagini di un decennio a Pisa”.
Dopo le mostre sul Sessantotto, sull’alluvione del ’66 e sui visitatori illustri in piazza del Duomo, ancora una volta è l’archivio fotografico di Luciano Frassi a fornire il materiale per questa rievocazione di un decennio cruciale nella vita della città. L’esposizione, che sarà inaugurata martedì 6 novembre alle 17,30 nell’auditorium di Palazzo Blu dove è previsto l’intervento del filosofo Remo Bodei, è curata come le altre da Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni – un giornalista e uno storico dell’arte – che raccontano l’attualità quotidiana a Pisa nel decennio successivo al dopoguerra con oltre cento immagini scattate all’epoca.
E’ stato quello un periodo importante per la città, nel corso del quale si completa l’opera di ricostruzione dei danni provocati dai bombardamenti con risultati spesso discutibili che di fatto mutano e non in meglio l’immagine di Pisa. Il tutto documentato dalle foto di Frassi che raccontano anche la vita di tutti i giorni, i cambiamenti nella politica, quando agli inizi del decennio il sindaco del Pci Italo Bargagna lascia la guida della città e al suo posto arriveranno sindaci di diverso colore, a cominciare dal democristiano Renato Pagni, eletto nel 1951. Di grande interesse anche le immagini che riguardano i personaggi della città, l’università e le scelte che la proiettano nel futuro, gli spettacoli, la riscoperta delle vacanze al mare e lo sport.
Ma gli anni Cinquanta sono anche quelli della “guerra fredda”, delle prime imprese spaziali, delle grandi scoperte scientifiche, dell’arrivo della televisione nelle case degli italiani. E nella vita quotidiana si colgono anche i primi segnali della società dei consumi di cui sono il simbolo la “Seicento” e la “Cinquecento” che danno avvio a quella motorizzazione di massa che porterà al “miracolo economico” nel decennio successivo. In America nascono i movimenti della beat generation e il rock ‘n roll, in Italia cominciano il Festival di Sanremo, le prime trasmissioni televisive che con Lascia o raddoppia? mobilitano grandi folle mentre il cinema di Hollywood e i film della “commedia all’italiana” invadono le sale. Di tutto questo si avvertono i riflessi anche nella vita in città insieme agli echi di eventi internazionali che maturano in quella stagione provocando manifestazioni e cortei, come quelli per la restituzione di Trieste all’ Italia e quelli di forte dissenso per la repressione della rivolta in Ungheria. E’poi negli anni Cinquanta, come documentano le foto di Frassi, che si assiste alla rinascita del Gioco del Ponte, alla ripresa delle feste goliardiche, alla fine del tram che esisteva dal 1912 e dalla sua sostituzione con i filobus.
Un decennio importante dunque nella storia recente di Pisa quello che prende avvio dalla conclusione del dopoguerra ed è connotato dalla ricostruzione che ridisegna il volto della città in molti quartieri.
Le foto di Frassi in mostra sono anche proposte in un libro-catalogo edito da Pacini che si apre con la presentazione del presidente della Fondazione di Palazzo Blu Cosimo Bracci Torsi e un intervento di Remo Bodei. Pisa in. Gli eventi e i personaggi della città di quegli anni sono poi rievocati negli ampi testi di Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni a corredo delle immagini.