Pistoia, 10 giugno 2014 –
Come sempre un grande successo di partecipazione per la festa dei ferrovieri. L’elemento caratteristico dell’iniziativa, il treno a vapore e le sue ‘concorrenti’, auto e moto d’epoca, contro le quali ha gareggiato in ‘velocità’ da Firenze a Pistoia in una corsa non competitiva.
La locomotiva col suo fascino unico e la ‘tecnologia d’epoca’ di treno, auto e moto hanno catturato ovviamente l’attenzione delle centinaia di persone presenti, non solo ferrovieri e dei loro familiari ma di tanti appassionati e curiosi presenti alla stazione di Firenze Santa Maria Novella prima della partenza.
Ospite d’onore Marco Piagentini, sopravvissuto della strage di Viareggio il quale nella sciagura che ha distrutto la sua casa, ha perso due figli, di due e quattro anni e la moglie di trentanove. Egli stesso è rimasto gravemente ustionato.
“…Per i miei bimbi vedere passare un treno era un divertimento, poi un treno si è portato via tutta la mia famiglia”, lo ha detto nel silenzio e nella commozione generale dei presenti, al momento di ritirare un riconoscimento per l’attività che instancabilmente svolge, pur tra i mille problemi di salute, assieme ai familiari delle altre vittime, in qualità di presidente onorario dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’.video
Ha pure sottolineato che mentre il processo penale in corso a Lucca a distanza di cinque anni è appena iniziato, le istituzioni, governi di destra e di sinistra, hanno già assolto di fatto tutti gli imputati avendoli prima nominati e poi confermati amministratori delegati delle ferrovie, mentre il presidente della repubblica – pur se indagati e imputati per reati molto gravi – li ha insigiti di prestigiose onorificenze: Moretti cavaliere del lavoro ed Elia stella al merito di Maestro del lavoro.
Circostanze che in questi anni i familiari hanno stigmatizzato come un vero e proprio affronto alla memoria delle vittime, alla città di Viareggio ed all’impegno di moltissimi cittadini e ferrovieri per il miglioramento della sicurezza ferroviaria.
E’ stato anche ricordato il nostro caro Giuseppe Lombardo, che ci ha lasciato oltre un anno fa e consegnata una pergamena alla famiglia attraverso i colleghi della Cassa di Solidarietà tra ferrovieri di cui Peppe è stato fondatore e sostenitore. La Cassa è uno strumento ‘antico’ ma molto efficace e di grande attualità per l’autotutela solidale che ci permette il sostegno economico dei lavoratori che sono colpiti sul piano disciplinare per aver difeso diritti, salute e sicurezza. Peppe ci manca tanto, come uomo, come attivista sindacale, come compagno.
Egli ha speso la sua vita per cambiare il mondo, si è sempre esposto in prima persona, anche contro i poteri forti, che non ha mai temuto, dando un esempio che molti di noi continuiamo a seguire.
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