Antonio Megalizzi voleva creare radio Europa. Un giovane che si sentiva europeo-italiano
”Ma questi ragazzi sono il futuro. Anzi stanno diventando il presente e devono farci sperare che il mondo non tornerà indietro: andrà avanti». Così scrive Simon Kuper, columnist del Financial Times e autore di saggi bestseller: ”distratti dai “gilet gialli” di Parigi, avverte nella sua rubrica del sabato sul quotidiano della City, rischiamo di non accorgerci di fenomeni potenzialmente più importanti, come la generazione Erasmus e la crescita dei movimenti ambientalisti.”
1gennaio 2019 da Ruggero Morelli
Nato in Uganda da genitori sudafricani, cresciuto ad Amsterdam, laureato ad Harvard, residente a Parigi e commentatore di un giornale inglese, Kuper esorta ad allargare lo sguardo per cercare di vedere, capovolgendo il noto proverbio, “la luna invece del dito’. Voglio dire che una settimana fa, mentre a Parigi marciavano 10mila gilet gialli e altri 120mila nel resto della Francia, le manifestazioni dei Verdi hanno attirato nello stesso giorno il doppio dei manifestanti. Ma stampa e tivù prestano più attenzione a chi incendia auto e spacca vetrine».
La citazione del progetto Erasmus ci ricorda che il più famoso programma europeo di scambi universitari oggi non riguarda solo gli studenti. Ci sono anche opportunità per aziende e dipendenti per crescere nelle professioni con possibili periodi all’estero. E’ partito a gennaio 2017 il nuovo programma Erasmus Pro, dedicato ai lavoratori. Si tratta si un’iniziativa dell’esecutivo comunitario compresa nel pacchetto di azioni per la promozione dell’occupazione giovanile ed è rivolta (in Italia) ai giovani fino ai 29 anni.
ErasmusPro è un sottoprogramma di Erasmus che consente di pagare periodi di formazione all’estero di almeno sei mesi. Il programma finanzia infatti tirocini all’estero di lunga durata (da 6 a 12 mesi). Con questo programma l’Unione europea si prefigge di creare 50mila apprendistati nel triennio tra il 2017 e il 2020, che andranno ad aggiungersi ai 650mila tirocini brevi, attualmente finanziati con i fondi di Erasmus+. Affianca l’Iniziativa giovani, il programma avviato nel 2013 per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli giovani con età inferiore ai 25 anni, attraverso l’offerta di stage, tirocini e primi contratti. Alcuni Paesi, tra cui l’Italia, hanno chiesto e ottenuto di estendere sia l’iniziativa giovani che ErasmusPro alla fascia under 30.
Dalla sua nascita gli studenti che hanno usufruito del programma sono oltre tre milioni e mezzo, dei quali più di 350mila italiani. Lo scorso anno l’Italia ha accolto più di 20mila partecipanti e i fondi stanziati per il periodo 2014-2020 sono stati 14,7 miliardi di euro, ovvero sono aumentati del 40%.(Il programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è un programma di mobilità studentesca dell’Unione europea, creato nel 1987.)
Secondo i dati della Commissione europea, il programma Erasmus è stato capace di avvantaggiare anche il mondo delle imprese. Infatti, tra il 2006 e il 2013 i datori di lavoro che ritengono importante un’esperienza maturata all’estero sono passati dal 37% al 64%. Sono queste percentuali che hanno reso necessario il passaggio da Erasmus a Erasmus Plus, proprio per ampliare il programma di mobilità anche a ricercatori, lavoratori e docenti universitari. Per informazioni dettagliate sulle varie opportunità, inclusi i criteri di ammissibilità, consultare la guida del programma Erasmus+.
- Si possono quindi mandare all’estero i propri dipendenti e collaboratori purché il viaggio sia legato ad un obbiettivo specifico: imparare ad utilizzare un nuovo programma, studiare un modello organizzativo; così si costruisce il progetto che riceve un contributo calcolato sulla base del numero di persone che si sposteranno, della durata del viaggio e dei costi di organizzazione.
- Si possono chiedere indicazioni agli uffici Europe Direct che sono 40 in Italia.Esistono anche tre Agenzie Nazionali: Giovani – Indire – e Inapp – vedi www.erasmusplus.it