Il bilancio di sostenibilità diventa obbligo normativo, in virtù del D.lg. 30 dicembre 2016 n°254 (vedi Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 – Gazzetta Ufficiale) in attuazione della direttiva europea. Il nuovo documento si chiamerà Dnf (Dichiarazione di carattere non finanziario). Un’occasione per rafforzare fiducia e reputazione.
3ottobre 2017 da Ruggero Morelli, Livorno
Lo dovranno redigere i Consigli di Amministrazione di grandi aziende ed Enti di interesse pubblico rilevante, cioè con almeno 500 dipendenti e 20 ml di patrimonio, finora lo abbiamo conosciuto come bilancio sociale ed era facoltativo. A Livorno alcune aziende dei comparti chimico e petrolifero lo hanno presentato già da 15 anni. Oggi il nuovo documento dovrà rispondere a:
- utilizzo di risorse energetiche;
- emissioni ed impatto con rischi dalla attività;
- investimenti etici rispetto ai clienti e fornitori;
- atti per attuare la parità di genere e dialogo con le parti sociali;
- atti per evitare le condotte discriminatorie;
- strumenti contro la corruzione attiva e passiva.
Si tratta di una informazione complementare per valutare l’attività di impresa in base a criteri di sostenibilità e responsabilità sociale. In sintesi la DNF coprirà cinque aree : ambiente, aspetti sociali, gestione personale, diritti umani e lotta alla corruzione. La descrizione delle branche dovrà seguire il modello dei capitali: finanziario, manifatturiero, umano, intellettuale e delle relazioni. Ci saranno premi o sanzioni:
- premi verranno dalla considerazione del mercato;
- sanzioni sono amministrative previste in casi di non trasparenza.