Da anni gli abitanti, e da due anni il Comitato di Quartiere, insistono con la richiesta di un sottopasso, auto e pedonale. Ad oggi inascoltati
22gennaio 2018 da ‘Diritti in comune’, la coalizione della sinistra (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Possibile) Pisa
Gli abitanti dei Passi, che protestano per la chiusura del passaggio a livello dovuta ai lavori dei prossimi giorni, hanno ragione. Le opere di manutenzione che saranno realizzate a partire da lunedì 22 escluderanno il quartiere dalla città: chi ci vive rimarrà quasi completamente imprigionato, impedito nell’andare al lavoro, nel portare i bimbi a scuola, e a rischio se dovesse aver bisogno di un’ambulanza.
I residenti, con la manifestazione che hanno convocato per martedì 23 alle 11, mettono in luce come con questa emergenza vengano al pettine problemi che condizionano la vita dei Passi tutti i giorni. Il passaggio a livello isola il quartiere sempre, le corse degli autobus sono a rischio ritardo continuamente, si creano ogni giorno lunghe file di auto alle sbarre, e a volte anche ambulanze con la sirena accesa vengono ritardate in soccorsi essenziali e urgenti. A fronte di questo, l’Amministrazione prevede i lavori straordinari di riqualificazione del cosiddetto PIU, da realizzare con fondi europei e che però non comprendono la viabilità. O ancora annuncia trionfalmente che si sono trovati i fondi per la cosiddetta Variante Nord Est, che lambirebbe il quartiere e vi attirerebbe ulteriore traffico di transito: in piena logica di grandi opere. Possibile che non si trovino le risorse per un semplice sottopasso, assolutamente utile e necessario? Possibile che rimangano inevasi i problemi reali, in questo caso della mobilità cittadina e di comprensorio? Possibile che questo accada sempre ai quartieri della periferia?
“Il comandante della Polizia Municipale è giunto ad emettere prima un’ordinanza nella quale il passaggio a livello era totalmente chiuso per due giorni, con grande sprezzo delle necessità dei cittadini. E’ grazie alle proteste che ne poi ha emesso un’altra, che consente invece l’attraversamento (assistito) dei pedoni e delle bici e organizza una navetta nel quartiere fino al passaggio a livello, con la possibilità di prendere la linea del 4 che girerà per via Pardo Roquez. Il comandante Stefanelli, solerte nell’emettere i famigerati quanto inutili Daspo, poi quando sono in gioco gli interessi dei cittadini sembra essere del tutto sordo alle loro esigenze e al buon senso. O lo sono Sindaco e Giunta nel loro complesso? Eravamo nel giusto quando abbiamo condannato i Daspo dicendo che avrebbero mutato la stessa missione della Polizia Municipale, corpo con funzioni plurime e di controllo del territorio, dell’ambiente, e di tutela dei cittadini, non certo solo repressive.”
I cittadini dei Passi, attraverso il loro Comitato, avevano richiesto che il PIU prevedesse una pista ciclopedonale di collegamento con Gagno e una lungo il Fiume Morto fino a via S. Jacopo: il Comune ha detto no, ma quelle piccole opere sarebbero state utilissime sempre e in particolare ora nell’emergenza. Infatti manca del tutto una viabilità minore che colleghi i quartieri di Pisa nord tra di loro. Per andare dai Passi a Gagno ci sono ben due passaggi a livello. Per andare dai Passi su via di Gello non esiste una strada diretta. Accanto al quartiere c’è un’area malsana e impaludata, che la proprietà lascia in quelle condizioni, senza che il Comune faccia rispettare la propria stessa ordinanza, e che nei lavori PIU avrebbe dovuto essere utilizzata a fini ricreativi e sportivi, ma poi è stata stralciata. E’ un’area la cui destinazione naturale, una volta risanata, è quella di Parco urbano a scopi ricreativi ed ambientali.
“Siamo solidali con gli abitanti del Quartiere e saremo presenti alla manifestazione di martedì 23 ore 11.”