Uno dei temi sul quale il governo insiste di più è quello dei premi ai docenti più meritevoli, dal 2016 verrà infatti istituito un fondo specifico
11luglio 2015 di Lamberto Giannini
Lasciando perdere il mio giudizio sul mettere in concorrenza le scuole e i docenti repubblicani, il punto debole è proprio su come verrà calcolato il merito
Le linee guida saranno nazionali, quindi si vorrà normalizzare la modalità didattica escludendo la pluralità, perché le scuole non potranno più costruire obiettivi, ma dovranno elaborare strategie per raggiungere obiettivi standardizzati e valutati attraverso test asettici.
Il compito della valutazione dei docenti è affidato ad un nucleo composto da preside, tre docenti, e rappresentati di genitori e alunni. Questo nucleo rischia di creare una situazione di spaccatura all’interno della componente docenti della scuola terrificante.
La scuola darà i premi in base ai risultati ottenuti nei test, quindi via il pensiero critico ma tutti dovranno preparare gli studenti a rispondere non in base al proprio pensiero, ma in base a cosa decide il costruttore del test.
- Per capire come i funzionano questi test (a risposte predeterminate) racconto un aneddoto, al concorso per presidi (D.S.) ho messo come lingua, nella quale chiedevo essere valutato, lo spagnolo. Pur non sapendo lo spagnolo e non capendo cosa mi veniva chiesto ho ottenuto il 100 per cento di performance, grazie al fatto di aver memorizzato le risposte rispetto alla domanda, con una tecnica specifica. Questo vorrà dire che gli studenti non cercheranno più di capire ma cercheranno di memorizzare.
- Un’altra domanda presente nel concorso chiedeva da cosa dipende l’efficacia di un sistema e l’unica risposta possibile era: dal carisma del leader. Ora è presumibile che questi test siano un faro di riferimento per costruire i test nei quali si dovranno cimentare gli alunni, avendo l’effetto che saranno educati al dogma
Oltre ai fondi ministeriali ci potranno essere anche donazioni alla scuola (con un credito di imposta del 65 per cento del versato), quindi a pagare sarà ancora lo Stato, questo perché i bonus fiscali saranno detratti dai contributi (soldi) che i ricchi donatori avrebbero dovuto versare alla fiscalità e ai servizi generali. Ecco che in questo modo risulteranno donatori di 100, ma pagando realmente 35 e, conseguentemente i Dirigenti Scolastici saranno molto attenti a convincere le famiglie bene della città ad iscriversi nella propria scuola, per prendere e poter usufruire degli oboli del paparino (tanto di fatto paga prevalentemente lo stato).
Ci saranno quindi scuole di serie a , di b, di c, in base a normalizzazione e fondi, così si costruisce il sistema totalitario ed pensiero unico e il docente che lavora in situazioni con maggior degrado sociale, avrà scuole con minori fondi e con minori risultati e quindi nessun premio, un disincentivo a rimanere in quei plessi. Una scuola classista che viola palesemente lo spirito repubblicano dei padri costituenti.
Ma ci potrebbero essere comunque eroici docenti antisistema che cercano di fornire spirito critico agli alunni, niente paura il governo Renzi inverte la tendenza a portare i giovani nelle aule ma li spedisce nei luoghi di lavoro, ritorno all’ottocento, ad essere addestrati sul funzionamento del sistema e non a criticarlo è questa la deriva che prende l’alternanza scuola lavoro, i giovani sanno poco la soluzione del governo e mandarli per tot ore in azienda a guardar lavorare o ad essere sfruttati.
Tra le materie da potenziare non è presente Filosofia e neppure storia, perché il pensiero critico spaventa, anzi sembra che Filosofia possa diventare opzionale scelto dalle famiglie come ornamento estetico alla formazione del rampante borghese, un qualcosa che grida vendetta da parte del senso. Il dramma maggiore è l’aumento dei poteri ai Dirigenti Scolastici che potranno decidere chi far lavorare e chi no, in un paese dove il sistema feudale non è ancora finito, questo porterà a ricatti e servilismo, ed alla fine della collegialità nelle scelte educative. I giovani respireranno l’aria di un sistema al quale ti devi adeguare altrimenti potrai fare la fine del tuo docente al quale non è stato rinnovato il contratto perché non si è asservito ai voleri del capo.
Per quanto riguarda la scuola materna il progetto 0-6 , potrebbe essere anche condivisibile ma dietro un progetto pedagogico adeguato altrimenti diventa ingestibile, e purtroppo lo sarà.
Ci saranno 100mila assunzioni, ancora da verificare, di persone però che lavorano da anni nella scuola quindi non si tratta di aumento dei posti di lavoro ma di stabilizzazione con un contratto peggiorativo rispetto ai colleghi, stando ai numeri mancano le risorse per dare vita al tanto decantato organico funzionale che, anche quando sarà attivo non migliorerà il servizio, in quanto alcuni docenti dovranno coprire i buchi per gestire l’organizzazione della scuola e non nella didattica.