Proposta per il diritto di voto ai cittadini stranieri
27maggio 2015 da Dia Papa Demba, Pisa
Un piano regionale per superare la condizione di immigrati, presenti alla conferenza stampa oltre il candidato, Ciccio Auletta (consigliere comunale Una Città in Comune-Rifondazione Comunista), l’avvocato Andrea Callaioli, e lo storico Adriano Prosperi.
Oggi ci sono forze elettorali che basano tutta la propria campagna politica sulla paura degli immigrati, sullo stop agli immigrati, sull’immigrazione zero. Anche noi siamo per l’immigrazione zero, ma con tutt’altro significato. Vogliamo superare la condizione di “immigrati” per le persone che vivono nella nostra Regione e che vengono a viverci, perché vogliamo il pieno riconoscimento della cittadinanza a tutti e a tutte. Vogliamo promuovere il passaggio, per usare uno slogan, “da immigrati a cittadini”.
Pensateci: quanto tempo ci vuole per smettere di essere immigrati? Una persona nata all’estero, anche se abita in Toscana da anni e anni, lavora e paga i contributi come tutti, è condannata a non smettere mai di essere definita come un immigrato. Questo vuol dire che sarà sempre definita come un corpo estraneo della società in cui vive e a cui dona la propria ricchezza. Potrà quindi essere il bersaglio di ogni politico populista di turno che vorrà basare la propria campagna sul razzismo e sulla lotta agli immigrati.
Noi vogliamo che dalle Regioni parta un’iniziativa per abbattere le barriere che lo Stato ha eretto tra italiani e immigrati. Lo ha fatto con delle leggi inique, come la Bossi-Fini e come la legge sulla cittadinanza, che fa sì che un bambino nato in Italia da genitori stranieri oggi non sia automaticamente considerato cittadino del Paese nel quale crescerà. E che la partecipazione alla vita politica e amministrativa dei suoi genitori (in quanto non cittadini) non è garantita. Come Lista SÌ abbiamo scritto nel programma: «la nostra convinzione è anche che una Regione aperta come la Toscana debba garantire il diritto di voto alle cittadine e ai cittadini stranieri alle elezioni amministrative e regionali».
Vogliamo promuovere il diritto di voto agli immigrati alle elezioni amministrative, sostituendo come criterio per il riconoscimento dei diritti politici la residenza alla cittadinanza, così come succede in molti paesi europei. Solo così potremo superare una delle più forti radici del razzismo e della xenofobia: la disparità di diritti, perché vogliamo che i nostri figli crescano in una Regione
davvero aperta e democratica.