22aprile 2017 da Guido Cioni e Federico Giusti
Il 25 aprile 2017 arriva con nuove e reiterate aggressioni militari da parte Usa e Nato, mentre in Italia viene preceduto dall’approvazione dei decreti Minniti-Orlando che, oltre a criminalizzare la marginalità sociale, restringono le libertà collettive perseverando con quelle legislazioni emergenziali che nel nostro paese hanno creato solo danni alle agibilità democratiche e alle libertà.
Non a caso l’Italia è uno dei pochi Paesi in cui non esiste il reato di tortura ed è tabù perfino il codice identificativo per riconoscere uomini e donne in divisa colpevoli di abusi.
La memoria della resistenza antifascista non può essere, dunque, solo un ricordo da coltivare con agiografica retorica, ma una pratica capace di attualizzare i valori della lotta partigiana. Perché la memoria storica non si trasformi in farsa o in un falsato ritratto del passato, è necessario che sia messa in connessione con l’innegabile diffusione, in tutta Europa, di movimenti e partiti xenofobi e razzisti che fanno riferimento al fascismo e arrivano a negare la storia o movimenti che senza richiamarsi al fascismo ne ripresentano connotati e contenuti.
Non è un caso che oggi in Italia si continui a costruire legislazioni di emergenza che riprendono e sviluppano quel codice Rocco nato in pieno ventennio fascista e utilizzato contro gli oppositori comunisti e democratici, oggi ancora vigente e perfino rafforzato dal decreto Minniti, costruito come risposta repressiva al disagio sociale.
Iniziativa pubblica lunedì 24 aprile dalle ore 17:30, con lo storico Davide Conti presso il circolo ARCI Rinascita in via del Borghetto 37/39 a Pisa.
- Per un 25 aprile all’insegna dell’antifascismo.
- Per conoscere il fascismo di ieri e, combattere quello di oggi.