Comunicato stampa.
Siamo in campagna per le elezioni amministrative, concentrati sui temi che interessano la vita della città. Tuttavia, non possiamo, né dobbiamo esimerci dall’esprimere tutto il nostro sconforto per quanto avvenuto al congresso nazionale del S.A.P., il sindacato autonoma di polizia.
Chi scrive presta servizio nella polizia di stato, dove svolge attività sindacale fin dall’inizio, da 26 anni. I ripetuti tagli operati da tutti i governi, soprattutto negli ultimi anni, colpiscono duramente, tra l’altro, la necessaria formazione professionale di una categoria già sottoposta a stress psicofisici, a causa della trasformazione di problemi sociali che la politica, incapace di risolverli, trasforma in problemi di ordine pubblico, scaricandoli sulle persone che li soffrono e sulle lavoratrici e lavoratori di polizia che si trovano a gestirli in piazza.
Chi scrive sa, vivendo in prima persona le condizioni in cui lavorano poliziotte e poliziotti, quali siano le lotte condivise tra sigle sindacali diverse, confederali e autonome; molte volte ci siamo trovati insieme e d’accordo, anche con colleghi del S.A.P., sia a livello locale che nazionale.
Proprio per questo ci teniamo a sottolineare sia la piena e ferma condanna per quanto avvenuto al congresso in questione, sia la vicinanza a tutte le poliziotte e poliziotti, anche aderenti al S.A.P., che in gran maggioranza condannano quel comportamento.
Come lista che mette tra i primi obiettivi per il governo della città, percorsi partecipati e condivisi di un modello di sicurezza cittadino moderno, democratico e civile, in sinergia tra polizia municipale e forze dell’ordine nazionali, esprimiamo solidarietà alla famiglia Aldrovandi e alle poliziotte e poliziotti che con quel gesto sconfortante e intollerabile non c’entrano niente.
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/ Federico Aldovrandi, la paura di parlare In onda sabato 21 novembre 2009 alle 23.50 Quarta e ultima puntata di Un giorno in Pretura dedicata al processo che vede imputati quattro poliziotti per lomicidio di Federico Aldrovandi. In quella tragica alba del 25 settembre 2005 qualcuno ha visto e ha avuto paura di parlare per molto tempo. Sono testimoni le cui dichiarazioni, di estrema importanza se ritenute attendibili, potrebbero inchiodare i quattro imputati alle loro responsabilità.