10 agosto 2010 da amici e compagni, San Giuliano Terme (Pisa)
Si è sentito male mentre tornava a casa, dopo aver preso un caffè al Circolo. Arrivata l’ambulanza, nonostante le cure immediate, a fine corsa, è deceduto al Pronto Soccorso. La sua corsa nella vita è durata ottantaquattro anni.
Sergio era un comunista, prima del Pci, partito da cui si era poi allontanato, poi è sempre restato una persona di sinistra, ultimamente leggeva “il manifesto”. Difficile dire l’essenziale di questo lungo cammino. Diciamo che, in questi suoi ultimi giorni, era un po’ stanco e davamo la colpa all’afa che ci rende tutti un po’ più stanchi. Sergio in paese non mancava mai, discuteva con tutti, a volte polemizzava, ma era sempre ironico e sorridente. Lo incontravamo con la camicia sbottonata, ci salutava con il suo sorriso dolce e diceva: “Allora, compañeros?” Cominciavamo a discutere di politica e lui batteva spesso il tasto dell’ingiustizia sociale e dell’uguaglianza. E gli spuntava dalla camicia sbottonata la catenina con una medaglietta appesa: l’immagine del Che, l’unico di qui che la portasse al collo. Parlavamo ti tutto, di questa sinistra un po’ sbrindellata, di fatti del nostro paese, ma anche del suo rifugio estivo: la Penisola del Sinis, dove aveva intenzione di andare a ottobre, ma lo preoccupava il fatto che, in caso di bisogno, l’ospedale era un po’ lontano per la sua età e per la sua malattia. Chiacchiere così, come si fa tra amici al bar.
Un abbraccio forte a sua moglie Gabriella, con cui ha vissuto insieme sessantacinque anni, alle sue figlie Lenita e Giovanna, ai suoi nipoti e ai parenti. Ciao compañero Sergio, ci mancherai molto, non ci dimenticheremo di portare una bandiera rossa. Il funerale, in forma civile, si terrà a San Giuliano venerdì 10 agosto alle ore 16:00 in piazza.