10settembre, pagina in aggiornamento
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Dal presidente della regione Toscana Enrico Rossi: “Domani la dichiarazione di emergenza, subito 3 milioni per somme urgenze”
“Nella seduta di domani della giunta regionale dichiareremo lo stato di emergenza regionale e chiederemo al governo nazionale il riconoscimento dello stato di calamità”. Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine del vertice presso la sala operativa provinciale integrata di Livorno, cui hanno partecipato anche l’assessore all’ambiente e protezione civile, Federica Fratoni, e il sindaco Filippo Nogarin. “Sempre domani, ha proseguito, metteremo subito a disposizione 3 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza”.
“Ho parlato stamani con il premier Gentiloni, ha detto ancora Rossi, che ha dato la disponibilità del governo ad intervenire per Livorno e ho avuto colloqui anche con il ministro dell’ambiente Galletti e con il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli. Oggi è giusto non intralciare il lavoro dei soccorritori e di tutti coloro che si stanno impegnando per ripristinare un primo stato di normalità, ma già domani, ha informato, sarà di nuovo in città insieme a Borrelli per un sopralluogo e per una prima verifica di ciò che servirà per far risollevare prima possibile Livorno.”
“Sono vicino, e con me lo è tutta la giunta regionale, – ha continuato il presidente – ai familiari della vittime colpiti da una morte inaccettabile e voglio esprimere la mia vicinanza a tutta la cittadinanza livornese, che ringrazio, perché ancora una volta, nella difficoltà, ha dimostrato di avere forza d’animo e capacità di reazione fuori dal comune.”
Per quanto riguarda la natura dell’allerta diramato ieri dalla sala operativa regionale della protezione civile regionale, il presidente Rossi ha specificato che il codice arancione non differisce da quello rosso se non per l’ampiezza delle zone interessate e che consente ai sindaci di mettere in campo tutte le azioni di prevenzione necessarie.
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Da Federica Fratoni, assessore regione Toscana (Ambiente e difesa del suolo), a Nogarin: “Basta polemiche, l’avviso di allerta era adeguato”
“Il sistema di allerta era adeguato alla natura dell’evento e ha funzionato perfettamente, comunicato fin dal primissimo pomeriggio del 9 settembre ai sindaci e alle amministrazioni. Mi pare che il sindaco Nogarin stia, nei fatti, cercando di alimentare polemiche per addossare responsabilità che non ci sono”. L’assessore a ambiente e protezione civile, Federica Fratoni, replica alle dichiarazioni del primo cittadino labronico sull’avviso diffuso ieri dalla sala operativa della protezione civile. “Non a caso – prosegue – Fratoni – il Comune di Pisa, che ha ricevuto le stesse comunicazioni, ha messo in atto tutti meccanismi previsti di alert system, dai messaggini.
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Da Alba, BuongiornoLivorno, Oltre per Livorno, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista: Annullamento ultima serata iniziativa “Ripigliamoci – Dialoghi a sinistra”
Le realtà organizzatrici dell’evento “Ripigliamoci-Dialoghi a sinistra”, in considerazione della gravissima situazione odierna della nostra città, esprimendo le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti, hanno deciso di annullare tutti gli eventi previsti per stasera e di non svolgere la serata di chiusura dell’iniziativa.
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Sinistra Italiana Livorno, piange le vittime dell’alluvione che ha colpito la nostra città in modo così violento ed improvviso
Siamo vicini alle famiglie che hanno subito danni per questa calamità naturale. Le allerte meteo non mettono sempre al riparo la vita, servono la cura e la costanza nel proteggere il territorio dove viviamo e alcune scelte sbagliate urbanistiche del passato non possono condizionare così pesantemente la vita dei cittadini della nostra città. Sinistra Italiana si associa alla richiesta di intervento per l’emergenza in stato di calamità da parte del Sindaco Filippo Nogarin affinché procedure d’urgenza possano riparare fin da subito almeno ciò che di materiale ci aiuterà a ricostruire una vita apparentemente normale.
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Rifondazione Comunista Livorno: fa le condoglianze alle famiglie delle vittime della tragica alluvione di ieri notte
“E’ vicina a tutti coloro che hanno subito le conseguenze del catastrofico evento. Oggi per noi è un giorno di lutto e silenzio, poi verrà il tempo delle valutazioni politiche e della ricerca delle responsabilità.”
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Da Sindacato Generale di Base: “Italia devastata, dove non servono lacrime di coccodrillo né frasi di circostanza”
Iniziamo questa riflessione porgendo le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti a Livorno e nella penisola. L’emergenza ambientale è ormai la vera priorità del paese, con quella del lavoro, in pochi sembrano tuttavia averlo capito.
Ci sono dati statistici incontrovertibili, l’estate 2017 è stata la quarta piu’ secca negli ultimi due secoli, la seconda più calda dopo quella del 2003. Il 40% in meno di pioggia rispetto alla media e una ermergenza climatica che ormai crea ogni anno emegenze e devastazioni con danni ingenti e perdite di vite umane.
I comuni colpiti sono governati da destra, centrosinistra e dal Mov5 Stelle, tutte amministrazioni locali incapaci di fronteggiare siccità e bombe d’acqua.
Di sicuro la soppressione del Corpo Forestale (nel caso di incendi), delle Province (per la manutenzione delle strade), la riduzione di fondi a Consorzi di bonifica rappresenta un’aggravante che acuisce il problema, anzi in molti casi rappresentano fattori che facilitano le devastazioni ambientali.
La globalizzazione capitalistica ha grandi responsabilità tra deforestazione e piogge acide, sostanze inquinanti e buco all’ozono, conseguenze di un modello di sviluppo basato sulla distruzione della natura. Perfino l’Onu da anni chiede, invano, la riduzione dei gas serra per affrontare e ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici e le decisioni assunte dalla Amministrazione Trump vanno invece nella direzione opposta.
Parlare di riconversione ambientale della stessa economia è quasi impossibile, eppure anche a livello capitalistico rappresenterenne un fattore di sviluppo e di profitto.
Tuttavia esistono anche responsabilità della politica locale e non solo di quella nazionale che ha avallato un modello di sviluppo causa di inquinamenti, devastazioni e dello stesso cambiamento climatico.
Parliamo della manutenzione di strade e dell’ambiente, sotto i nostri occhi ci sono corsi d’acqua straripanti perchè i fossi non sono puliti (chi dovrebbe farlo non ha fondi o preferisce investirli in eventi a uso e consumo delle maggioranze di governo), una protezione civile che si poggia ormai interamente sulle associazioni ” di volontariato”, fognature non funzionanti che non ricevono e smaltiscono l’acqua. Non è solo una questione legata alla pulizia di caditoie se interi quartieri finiscono sotto acqua con danni ingenti a cose e persone, con case allagate, alluvioni che provocano distruzioni e morti.
Come nel caso dei terremoti c’è una emergenza ambientale sottovalutata, non esiste prevenzione, cura del territorio, non si investe per prevenire quanto accaduto nelle ultime ore.
Ogni discussione deve partire da qui, dalla necessità che i fondi pubblici siano destinati alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio per operare scelte diametralmente opposte a quelle degli ultimi decenni (anche in materia urbanistica).
Non ci piacciono le lacrime di coccodrillo né le frasi di circostanza che ogni anno parlano (come per le morti sul lavoro) di casi eccezionali, frasi dettate dalla ipocrisia e dalla volontà di coprire responsabilità e scelte politiche distruttive.
Esiste quindi una vera emergenza, non parliamo dei migranti ma dell’ambiente, delle scelte urbanistiche e della manutenzione dei territori. Per fronteggiare questa emergenza occorrono scelte importanti come il ripristino del corpo forestale, il rafforzamento delle competenze delle Province (cancelliamo la Legge Del Rio) e un grande investimento di soldi pubblici per opere essenziali.
E da qui bisogna ripartire per restituire dignità ai territori e soprattutto giustizia alle vittime incolpevoli delle devastazioni di queste ore.
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Beppe Grillo: Col cuore a #Livorno
“Tutto il MoVimento 5 Stelle si stringe attorno alle famiglie dei cittadini di Livorno vittime della recente alluvione: a loro vanno le nostre più sentite condoglianze. Al sindaco labronico Filippo Nogarin e alla sua squadra diciamo ‘coraggio’ e ci mettiamo a disposizione per tutto quanto è nelle nostre possibilità.”
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Fattori (Sì Toscana a Sinistra): “ Basta cantilene su eventi meteo eccezionali, servono investimenti per realizzare la vera grande opera utile: la messa in sicurezza del territorio”
“Siamo vicini ai familiari delle vittime e ai livornesi, una solidarietà che ho espresso anche al Sindaco Nogarin. Oltre ai tanti morti, inaccettabili nel 2017, vi sono anche danni ingenti”, afferma Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in consiglio regionale.
“Ma non basta il dispiacere e la solidarietà, serve anche il raziocinio. La causa di questi disastri non è la natura né un’allerta meteo inadeguata, che in questo caso era comunque arancione, più che sufficiente a far temere una situazione fortemente critica. Ogni volta sentiamo ripetere come una cantilena che le precipitazioni sono state le più imponenti di sempre, ma la verità è che tra le vere emergenze di questo paese c’è lo stato pietoso del territorio”.
“La causa di quel che accade è da ricercare nei tagli agli investimenti pubblici per la salvaguardia ambientale, nell’inefficiente politica dell’emergenza che ha sostituito i seri interventi di prevenzione, nella mancata pianificazione”.
“I punti critici del territorio livornese sono noti da tempo, bisogna investire molto di più sulla prevenzione del rischio e pianificare solidi interventi di tipo strutturale, oltre agli ovvi e necessari interventi manutentivi, a partire da quelli relativi ai corsi d’acqua, che non è chiaro se siano stati fatti in maniera adeguata”.
“Adesso c’è da sostenere in ogni modo l’impegno della protezione civile e dei volontari, poi si dovranno accertare le responsabilità di quanto accaduto. Chiederemo anche che in Consiglio regionale si apra una seria riflessione sulla vera grande opera pubblica prioritaria per la Toscana, che non è l’inutile e dannosa autostrada Tirrenica o il nuovo e pericoloso aeroporto di Firenze, ma la messa in sicurezza del territorio e la salvaguardia dal dissesto idrogeologico”, conclude il capogruppo