25novembre 2016 da Maurizio Marchi, Medicina Democratica
Abbiamo assistito per ore (e fotografato) allo scorrere nel fiume Fine, tra la Solvay e la Variante Aurelia (Morelline), di una enorme quantità di liquami nauseabondi e di una schiuma molto densa. L’area vede la presenza di numerosi pozzi sia di ASA che di Solvay. Non abbiamo visto sul posto né ASA, né Comune né Forestale, a verificare quanto stava accadendo, e provvedere a fermare il flusso inquinante.
Anzi, c’è da supporre che proprio ASA non solo sapesse, ma abbia lasciato defluire lo scarico, che ha interessato tutto il corso del fiume a valle, fino al mare. Viene spontaneo interrogarsi sull’efficacia del sistema di depurazione delle fognature di ASA, per il quale ci addebita in bolletta milioni di euro? Inoltre: è così fragile questo sistema, se è sufficiente un modesto acquazzone, tra l’altro prevedibilissimo in novembre? Quali sostanze (ammoniaca, cloro, tensioattivi, coliformi, salmonelle) sono percolate nei pozzi della stessa ASA, che ci fornisce acqua presuntivamente “potabile”?