L’omissione ragionata delle parole Resistenza e antifascismo dal nuovo Statuto comunale, appena approvato dalla “strana alleanza” PD-Insieme è Possibile, è straordinariamente in linea con chi non ha valori e principi non solo di Sinistra, ma democratici e repubblicani.
23aprile 2015 da lista Una Svolta in Comune, Lari-Perignano
Mai avremmo immaginato di dover ricordare al Capogruppo di maggioranza che nel manifesto dei valori del suo Partito, il PD, si afferma che la “Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista è il documento fondamentale dal quale noi prendiamo le mosse”.
A questo punto la domanda sorge spontanea: la lotta partigiana, la Resistenza, i principi che l’hanno animata e sostenuta, sono patrimonio fondamentale e naturale degli esponenti politici di casa nostra?? La risposta è NO! La Resistenza e l’antifascismo fanno parte della nostra cultura, accompagnano il nostro modo di essere e di intendere la politica, sono la sua ossatura. Sono valori acquisiti, nostri e di chi ogni giorno combatte in nome di una svolta a sinistra nella Società. Il PD ha deciso che è più comodo e facile essere un esattore di tasse, un applicatore metodico di IMU di TASI di TARI, lasciando inascoltate le richieste degli abitanti del territorio, come ad esempio ha fatto sul Referendum senza quorum.
Non hanno esitato a dire di no ai tanti cittadini che si erano mobilitati in favore di quest’ulteriore principio democratico da introdurre nello Statuto, ma si sono piegati ad un accordo politico addirittura con la destra di Fratelli d’Italia, sul tema dell’antifascismo!
Siamo di fronte a un’involuzione burocratica e autoritaria della politica locale che ci condanna tutti ad una totale incomprensione della realtà sociale, culturale e economica, attraverso un uso distorto e strumentale della comunicazione istituzionale.