13febbraio 2016 admin
Con l’acquisizione del 24% delle azioni in quota al socio privato della Enertech srl, ora suddivise tra i 13Comuni, (Rosignano, Bibbona, Capraia Isola, Castellina, Cecina, Collesalvetti, Lorenzana, Orciano, Montescudaio, Riparbella, Casale Marittimo, Santa Luce e Guardistallo) Rea Servizi spa, allo stato attuale, torna ad essere totalmente di proprietà pubblica
Ma, è improbabile pensare che questo fatto apra uno scenario di ritorno ad una gestione in house considerando gli sviluppi in agenda, con l’ingresso nella holding RetiAmbiente (che gestirà il servizio per Ato Costa) e i futuri nuovi soci privati che molto probabilmente entreranno. Nel frattempo, ovviamente, Medicina Democratica non può che esprime soddisfazione per la liquidazione di Enertech e, nel contempo, auspicare l’avvio di una pratica virtuosa dei rifiuti.
Questo che segue è il comunicato di Medicina Democratica, Livorno e della val di Cecina:
Soddisfazione per la liquidazione di Enertech, ora la diminuzione della TARI e l’avvio di una politica virtuosa dei rifiuti.
Finalmente la giunta comunale ha liquidato il “socio scomodo” Enertech, dopo 23anni di presenza parassitaria e cinque anni di processi per i reati più svariati. Forse è merito anche del nostro esposto alla Magistratura che avanzammo un anno fa. Ricordiamo che nel novembre scorso il vice sindaco Donati ammise in Consiglio comunale, ripreso dalla stampa, che Enertech non aveva neanche il certificato antimafia, sorvolando sul fatto che nessuna amministrazione pubblica può avere rapporti d’affari con chi non ha questa certificazione.
Ora è doverosa la diminuzione della TARI sui cittadini del 25 %, quanto ci costava il socio privato. Siamo convinti che i cittadini si aspettano questo, assieme ad una politica virtuosa dei rifiuti. E certamente non l’ingresso in Retiambiente, già oggi Società per azioni, che è in attesa di essere a sua volta privatizzata in mano a ACEA, IREN o Hera, una volta che le cordate del PD nazionale si saranno messe d’accordo.
Ricordiamo che 27milioni di elettori, nel referendum del 2011, decretarono l’uscita dei privati dalla gestione dei servizi pubblici, pertanto REA e RIT dovranno restare di esclusiva proprietà pubblica, a “filiera corta” controllabili dal basso, anche viste le disastrose esperienze precedenti.
- Si avvii finalmente una politica di riduzione della discarica ad un ambito locale, l’inizio della sua bonifica verso la sua chiusura nel 2020 (termine dell’autorizzazione), la sua indisponibilità ai rifiuti speciali di qualsiasi tipo.
- Si avvii una politica spinta di raccolta differenziata “porta a porta”, che porterebbe in pochi anni all’inutilità della discarica e al massimo recupero e riciclo dei materiali, evitandoci pertanto le sanzioni dell’Unione Europea.