Sorcini in delirio per la tappa livornese del tour di “Autoritratto”
13 Ottobre 2024, di Michele Faliani
Che il Modigliani Forum sarebbe stato pieno come un uovo me ne ero già accorto dai parcheggi che circondano la struttura, totalmente esauriti in ogni piccolo pertugio, compresi gli spazi per scooter e motorini. Ma entrare e vedere un muro di persone attendere trepidanti l’inizio della data livornese del tour di “Autoritratto” è stato davvero impressionante, con i cori “Tre… Due… Uno… ZERO” che partivano ben prima dell’orario di inizio del concerto. E dopo il classico quarto d’ora accademico di ritardo ecco accendersi i riflettori sull’ingresso della band, che si sistema dietro una scenografia che riporta le iniziali di Renato Zero. E poi, sulle note di uno dei capolavori di “Zerofobia”, ovvero “Vivo”, ecco Renato. Sono passati quasi 44 anni dalla prima volta che andai ad un suo concerto, ci siamo entrambi un po’ appesantiti e i segni del tempo sono visibili sia su di me che su di lui, ma lui deve avere fatto un patto con qualcuno, visto che la sua voce è rimasta identica a quella che aveva in quel concerto al Teatro Tenda di Pisa. La scelta delle canzoni, al di là della presenza di qualche estratto dall’ultima fatica discografica, è profondamente cambiata rispetto agli ultimi tour: rifà capolino “Manichini”, c’è la grande sorpresa di “Il jolly”, c’è addirittura una canzone di “Leoni si nasce”, forse uno dei suoi lavori più interlocutori, ma è la canzone più riuscita di quel disco del 1984 (“Per non essere così”) che segnò in qualche modo l’inizio di un periodo di minore visibilità e di successi commerciali inferiori a quelli del periodo d’oro ’76/’81, che fortunamente per lui e per i sorcini è durato ben poco. I grandi classici degli ultimi anni ci sono tutti (“Cercami”, “Nei giardini che nessuno sa”, “I migliori anni della nostra vita” saggiamente piazzata come pezzo di chiusura dei bis), e le canzoni più ‘spinte’ del periodo RCA (“Mi vendo”, “Baratto” e “Triangolo”) vengono riunite in un medley e lasciate alle voci dei coristi per 10 meritati minuti da protagonisti. E poi c’è “Amico”, lasciata cantare dal pubblico del Forum mentre Renato si concede all’abbraccio del pubblico girando fra gli spettatori della platea. Insomma, 3 ore precise di spettacolo, impreziosito da una band stratosferica (basti pensare a Rosario Iermano, percussionista della band di Pino Daniele negli anni 80 e a Andrea Maddalone, eccelso chitarrista già visto da queste parti come compagno di palco di Stefano Nosei nello spettacolo “Lovin’ James”) e da un impianto luci splendido. Con un Renato Zero in forma smagliante, che sa emozionare migliaia di persone con il suo songbook ricco di capolavori. E che, siamo sicuri, tornerà presto da queste parti a regalare gli stessi brividi.
Grazie a Goigest per l’ospitalità.
La scaletta del concerto:
PRIMO TEMPO:
1. Vivo
2. Il jolly
3. Ancora qui
4. Svegliatevi poeti
5. Manichini
6. I commedianti
7. Nei giardini che nessuno sa
8. Vive chi vive
9. Amico
10. Voyeur
11. L’amore sublime
12. La ferita
13. A braccia aperte
14. Figaro
SECONDO TEMPO:
15. Cercami
16. Per non essere così
17. Bella gioventù
18. Vizi e desideri
19. Dimmi chi dorme accanto a me
20. Il grande mare
21. Via dei martiri
22. Accade
23. Medley (Madame / Mi vendo / Triangolo / Baratto)
24. Potrebbe essere Dio
25. Cuori liberi
26. D’aria e di musica
27. Zero il Folle (Videoclip)
BIS:
28. Il cielo
29. I migliori anni della nostra vita