Il Presidente Mattarella in sala, Leone alla carriera a Benigni
2 Settembre 2021, di Donatella Nesti
“Il glamour di Venezia mi piace”, aveva ammesso Serena Rossi, madrina della Mostra del cinema di Venezia, che ha sfilato sul red carpet indossando uno splendido vestito lungo bianco firmato Armani e poi emozionata, in sala grande al Lido, ha ufficialmente aperto il più longevo dei festival cinematografici. Ha ringraziato il Presidente Mattarella seduto in sala con la figlia Laura, il ministro Franceschini, il presidente della Biennale Ciccutto e Alberto Barbera, si è commossa ricordando l’Afghanistan e non ha dimenticato tutti i lavoratori dello spettacolo così penalizzati dalle restrizioni dovute alla pandemia. Comunque ha ricordato la voglia di condivisione grazie al cinema che sembra ripartire alla grande dopo quasi due anni terribili. È seguita la presentazione di tutti i film presenti in concorso e fuori concorso, sono state presentate le giurie ed infine il Leone d’oro alla carriera attribuito a Roberto Benigni, accolto con standing ovation da tutto il pubblico per Roberto Benigni e il suo Leone alla carriera. Un abbraccio stretto a Jane Campion che ha letto la laudatio ricordando la gioia e l’amore che ha sempre comunicato: “Lui crede nei miracoli, come quello di innamorarsi tutti i giorni”. Benigni ha dedicato il Leone alla moglie Nicoletta Braschi ed ha chiesto a Mattarella di restare ancora alla presidenza. Ha poi mostrato il Leone ai fotografi sul red carpet. A seguire la proiezione del favorito nel concorso una storia di dolore e ‘madri imperfette’, MADRES PARALELAS, film d’apertura di questa 78ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Un film di Pedro Almodovar con tanta voglia di fare i conti, oltre che con il mondo femminile, anche con la storia di Spagna e i suoi desaparecidos. “Oggi mi interessano di più le ‘madri imperfette’ – dice il regista in conferenza stampa a Venezia , le madri precedenti che ho raccontato erano diverse, erano ispirate per lo più a mia madre o a quelle figure femminili che mi hanno educato, donne che vedevo da bambino come onnipotenti”. Janis interpretata da Penélope Cruz, con un bellissimo abito bianco e nero sul red carpet, fotografa di successo quarantenne, e la diciassettenne Ana (Milena Smit). Le due si ritrovano a condividere la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire, due donne single totalmente diverse per carattere, ma entrambe in una gravidanza non attesa. Janis non ha rimpianti e nessuna paura, mentre Ana è più che spaventata. Quello che succede tra queste due donne in un breve arco di tempo e davvero straordinario è pieno di pathos.
Proiettato anche “Les promesses” di Thomas Kruithof con Isabelle Huppert nei panni di un sindaco dei sobborghi parigini in bilico tra fede politica e una ritrovata ambizione. Presente la grande attrice che ha risposto alle interviste in un perfetto italiano.