3 Gennaio 2021, di Donatella Nesti
Dante, il Sommo Poeta, simbolo e icona della cultura italiana nel mondo e geniale creatore della Divina Commedia, verrà celebrato nell’anno appena iniziato con centinaia di iniziative. Saranno soprattutto due le città nelle quali si svolgeranno numerosi eventi, Firenze città di nascita del poeta e Ravenna città nella quale Dante morì a 56 anni nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 dopo aver contratto una febbre malarica. La città dove si trova la tomba di Dante lo celebra con tre grandi mostre ed un percorso espositivo realizzato in collaborazione con la Galleria degli Uffizi, Firenze risponde con un centinaio di iniziative ma saranno coinvolte anche Roma e Verona dove Dante visse a lungo. Al contrario di quanto si possa pensare i versi della Divina Commedia non appartengono solo a studiosi ed eruditi ma fanno parte anche della cultura popolare con l’abitudine a citarli e diventati quasi luoghi comuni come ‘amor che a nullo amato amar perdona’ o ‘non ragioniam di lor, ma guarda e passa’ ’lasciate ogni speranza ,voi, ch’entrate!’. Certo comprendere le tre cantiche è un impegno che richiede tempo e studio e ben lo sanno quanti, prima delle ultime riforme della maturità,dovevano sostenere l’esame finale del liceo classico su un elevato numero di canti. Nel 2021 più di trenta istituzioni fiorentine – riunite in un Comitato Organizzatore coordinato dal Comune di Firenze con il supporto di MUS.E – hanno deciso di raccontare la storia di Dante e della sua Firenze attraverso eventi digitali e non: conferenze, giornate di studi, eventi e mostre aperte al grande pubblico in un programma denso e di grande interesse. Un settecentenario articolato e corale, senza barriere nelle discipline artistiche, che racconterà cosa ha rappresentato e ancora oggi rappresenta Dante a 360 gradi, come dichiarato dall’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’anno di Dante alla presenza del Sindaco di Firenze, Dario Nardella e del Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini del 2 ottobre scorso. La Toscana protagonista con Il progetto ‘Le vie di Dante’, con itinerari turistici e cicloturistici appositamente progettati da Toscana Promozione Turistica nell’ambito di un progetto interregionale tra Toscana ed Emilia Romagna. Un documentario sulla vita del poeta che sarà trasmesso da Rai.doc. Una mostra fotografica gratuita ed itinerante, che unirà foto storiche Alinari e foto contemporanee di Sestini a tema dantesco, sarà allestita inizialmente al primo piano della Presidenza della Regione e poi proseguirà il suo percorso in vari Comuni per ritornare infine al Museo Casa di Dante a Firenze. Ma soprattutto la ‘carica dei 101’, dove per 101 si intendono le realtà – 94 Comuni e 7 aree geografiche (Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Mugello, Maremma, Val di Chiana e Romagna toscana) – citate direttamente da Dante nei canti della Divina Commedia. Numerose nuove edizioni della Divina Commedia in allegati dei quotidiani nazionali, documentari trasmessi dalla Rai e riletture dei canti più famosi come il quinto dell’inferno,con Francesca e Paolo,recitato in modo splendido da Vittorio Gassman visibile su You Tube. Molti i siti sul web come 700/Dante e Dante O’tosco “Dante Alighieri è da sempre ed in tutto il mondo il simbolo della Toscana – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani – Lui stesso nella Commedia non si è mai definito ‘fiorentino’, ma ben due volte, in canti fondamentali come il 10° dell’Inferno ed il 22° del Paradiso, si definisce o si fa definire ‘tosco‘.