L’associazione Nuovo Maschile, in collaborazione con la Casa della Donna portano a Pisa uno spettacolo di teatro dell’oppresso della compagnia teatrale romana PartecipArte di Olivier Malcor. Lo spettacolo mostra le diverse tappe che portano una coppia dalla possessività “amorosa” alla violenza. Il pubblico è invitato ad intervenire direttamente per cambiare la storia.
4marzo 2019 da Associazione Nuovo Maschile, Pisa
Arriva a Pisa la compagnia PartecpArte, da anni impegnata nel portare in Italia, e non solo, il Teatro Forum. Si tratta di una delle tecniche del teatro dell’oppresso, nato in Brasile negli anni 70’, in cui il pubblico può intervenire per provare ad affrontare e risolvere i problemi messi in scena. Lo spettacolo si svolge in 4 tempi. Il pubblico scopre attraverso una breve rappresentazione teatrale una situazione problematica che finisce male. Il facilitatore (chiamato Jolly) invita il pubblico ad analizzare la scena e ad identificare i meccanismi che portano al problema.
La pièce riparte, ma questa volta il pubblico può fermare la scena quando vuole per proporre alternative e provare delle soluzioni sulla scena. Il Jolly, con giochi e domande, stimola la ricerca collettiva e la partecipazione di tutti/e. Alla fine della rappresentazione i/le partecipanti hanno sperimentato una varietà di soluzioni e sono più preparati ad affrontare il problema nella loro vita quotidiana.
“Il tema della violenza di genere riguarda tutte e tutti“ sottolinea Desiree Olianas, vicepresidente di Nuovo Maschile, uomini liberi dalla violenza. “Lavoriamo da anni con uomini che usano violenza nelle relazioni e abbiamo ormai ben chiaro come non si tratti né di orchi né di uomini che arrivano a gesti violenti per un ‘raptus’. La violenza è presente nelle relazioni in molti modi e non si presenta all’improvviso. Per questo abbiamo scelto di portare a Pisa e provincia uno spettacolo che coinvolga il pubblico direttamente. Le violenza nelle relazioni di coppia si impara a riconoscere e si scopre inoltre che tutta la comunità può avere un ruolo attivo nel fermarla”.