Punterà i fari sulla reindustrializzazione della Costa Toscana l’Assemblea Generale di Confindustria Livorno Massa Carrara che si svolgerà il 2 ottobre prossimo a Piombino.
26settembre 2018 di Elena Pozzoli, Confindustria Livorno Massa Carrara
Massa Carrara, Livorno, Piombino hanno in comune una vocazione manifatturiera storica ed oggi la sfida è rilanciare questa vocazione coniugandola con un mondo della produzione e del lavoro che è cambiato profondamente e cambierà velocemente nel prossimo futuro.
Maurizio Bozzi, titolare della Bozzi Spa, officina meccanica di precisione livornese ed esponente di spicco del comparto metalmeccanico di Confindustria Livorno Massa Carrara non usa mezzi termini:
“se vogliamo più lavoro serve più impresa, per aumentare l’occupazione servono politiche industriali mirate per far crescere le aziende e politiche formative per far crescere le Persone”
Oggi il comparto metalmeccanico di Confindustria Livorno Massa Carrara occupa circa 5.000 addetti ed è caratterizzato da realtà produttive variegate, per l’80% piccole e medie imprese con meno di 50 addetti, che spaziano dalle lavorazioni meccaniche, alla siderurgia, alla componentistica auto, all’installazione e manutenzione di impianti, alla costruzione di macchine per la lavorazione del marmo, e numerose sono le imprese che operano nel campo dell’alta tecnologia.
“Le Aziende del comparto metalmeccanico”, continua Maurizio Bozzi, “hanno resistito ad anni di crisi che hanno cambiato profondamente il mondo della produzione ed oggi sono impegnate in numerose attività per migliorare la competitività delle proprie imprese: lo testimoniano gli investimenti in tecnologia, innovazione e su Industria 4.0 e gli investimenti sui dipendenti, tramite l’introduzione del welfare aziendale, dell’assistenza sanitaria integrativa e l’aggiornamento continuo delle competenze”.
“Non ci sono ricette prestabilite per consolidare e sviluppare le aziende metalmeccaniche in un mercato che sarà ancora turbolento nei prossimi anni” afferma Gino Barattini, metalmeccanico doc dell’area apuana, creatore della Euro Motor Service, azienda di progettazione e realizzazione di impianti industriali, sistemi di automazione e macchine di produzione, “ma due aspetti meritano un approfondimento:
- un ruolo chiave verrà giocato della contrattazione aziendale e dal coinvolgimento dei dipendenti sugli obiettivi di produttività e di qualità, in modo che gli incrementi salariali premino il merito ed il raggiungimento dei risultati. Per questo il collegamento tra salari e produttività deve essere rafforzato e incentivato attraverso la detassazione di tutte le forme di retribuzione variabile, legata cioè ai risultati aziendali, nell’interesse anche dei dipendenti, che vedrebbero incrementato il loro potere di acquisto.
Nonostante gli elevati tassi di disoccupazione giovanile rilevati anche in Toscana, una impresa su quattro del nostro comparto ha difficoltà a reperire personale, sia con competenze in tecnologie avanzate e digitali sia con competenze tecniche di base tradizionali; occorre pertanto agire su più livelli: sui sistemi educativi non soltanto per inserire nei programmi di studio le competenze che consentano di rispondere ai fabbisogni delle imprese, ma anche per realizzare una piena collaborazione tra scuole e imprese, finalizzata a riavvicinare i giovani alla fabbrica. In quest’ottica l’alternanza scuola lavoro è uno strumento che va rafforzato ed adeguatamente modificato: l’alternanza qualunque non serve, serve un’alternanza di qualità. Anche il sistema della formazione deve cambiare passo: occorre velocemente individuare e sviluppare le competenze funzionali a supportare i processi di cambiamento in atto – industria 4.0, innovazione tecnologica, crescita delle PMI – e valutare i risultati in base ai posti di lavoro creati.”