Il presidente della Regione Toscana ha sottoscritto questa mattina a San Miniato, nella sede dell’azienda, il protocollo d’intesa con la Vamas spa, volto al consolidamento della presenza in Toscana e dell’attività dell’azienda che opera nel comparto delle calzature. La firma per Vamas è stata apposta dall’amministratore delegato, Ivano Bagnoli, presente il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini.
10gennaio 2018 da Tiziano Carradori, San Miniato (Pi)
L’intesa di questa mattina fa seguito e completa l’accordo di filiera per cui è capofila e che Vamas ha sottoscritto nel maggio scorso con 20 piccole e medie imprese al cui interno lavorano nel complesso circa 250 dipendenti. Quell’accordo si pone l’obiettivo di innalzare la capacità produttiva complessiva delle imprese aderenti, tutelare i livelli occupazionali e valorizzare il comprensorio di San Miniato – Santa Croce sull’Arno.
Il protocollo odierno, che ha la durata di tre anni, rafforza la collaborazione tra Regione e Vamas in ordine soprattutto alle attività di ricerca e sviluppo, di formazione del personale, all’innovazione tecnologica, alla sperimentazione di nuove metodologie produttive, alla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi e alla localizzazione in Toscana di potenziali nuovi partner, anche attraverso la messa disposizione dei servizi regionali di assistenza e facilitazione di “Invest in Tuscany”.
Il presidente della Regione nel suo intervento ha evidenziato come si sia di fronte ad una bella storia industriale, che parte da un’azienda a carattere artigianale che si è sviluppata per l’impegno della sua proprietà e dei suoi lavoratori arrivando agli attuali cento dipendenti e alla produzione di suole di qualità per i più grandi marchi della moda. Ha quindi espresso apprezzamento per la scelta dell’azienda di porsi come capofila di una filiera, mostrando intelligenza e capacità di innovazione e volontà di fare squadra. A giudizio del governatore la Toscana è forte grazie alla presenza di questi imprenditori, capaci di investire e di innovare. È per la loro azione che in Toscana la crisi continua ad essere seria, ma è meno forte che altrove e nel caso della Vamas siamo di fronte ad uno degli esempi toscani di capitalismo dal volto umano.