« In don Gallo si è compiuto il miracolo dell’ubiquità: lui è stato radicalmente cristiano e anche irriducibilmente cattolico, ma potrebbe anche essere ricordato come uno tzaddik chassidico, così come è stato un militante antifascista ed un laicissimo libero pensatore. Per me il Gallo resta un fratello, un amico, una guida certa, un imprescindibile e costante riferimento. Per me personalmente, la speranza tiene fra le labbra un immancabile sigaro e ha il volto scanzonato di questo prete ribelle. » Don Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013) è stato un presbitero e partigiano italiano, di fede cattolica e ideali comunisti, anarco-cristiani e pacifisti, prete di strada fondatore e animatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. continua
Il 22 maggio di un anno fa moriva don Andrea Gallo, prete ribelle, contestatore, mai in linea con i dettami delle gerarchie ecclesiastiche, che ha saputo farsi amare dagli umili e dai puri di cuore in questo mondo come pochi, lasciando in eredità un patrimonio di umanità.
Ora, a un anno di distanza, esce il libro “Don Gallo e i suoi fratelli”.
Un libro, con la prefazione è di Vito Mancuso, nasce grazie alle interviste, iniziate tre anni fa, della giornalista Giovanna Benetti agli amici, ai più stretti collaboratori di don Gallo, ai volontari e ai ragazzi della Comunità.
Ne esce un ritratto inedito, pieno di amore, di don Gallo, della Comunità e della relazione di questa con il “padre”, che non si riteneva né il fondatore né il capo, ma “come colui che ha comunicato ad un gruppo di persone la passione per gli altri (in particolare per gli emarginati visti come ‘soggetti’) e il coraggio della libertà“. Il libro è arricchito da un testo inedito di don Gallo, una sorta di testamento per i “suoi” ragazzi e collaboratori, per i quali afferma che: “Nel mio ruolo di custode e testimone di una storia iniziata negli anni’70, e diventata ormai lunga e importante, ho il compito di badare che essa non si disperda e che non venga buttata via. Per il resto tocca a quanti, più giovani, animano oggi la Comunità. Ognuno deve portare olio a questa Comunità che è una lampada accesa. Spetta a ciascuno dare il suo contributo di creatività affinché la storia continui“.
Anche il rocker emiliano Vasco Rossi si è aggiunto a quanti hanno desiderato omaggiare Don Andrea Gallo, ha pubblicato sul suo profilo face book un video per ricordarlo. Ha parlato di Gallo come di un uomo che ‘puzzava di sigaro’ ma che era ‘angelicamente anarchico‘, che non disdegnava aiutare anche i più deboli ed umili, a prescindere dalla loro fede religiosa, video: http://www.youtube.com/watch?v=m9ML2umKsrg
Vauro con la Comunità San Benedetto, video: https://www.facebook.com/photo.php?v=639132612844132
Funerali di don Gallo video: Moni Ovadia
I funerali di Don Gallo video: tra pianti, fischi e cori Bella Ciao