4maggio 2015 di Valerio Poli
Tabellino:
Pisa (4-4-2): Pelagotti; Pellegrini, Benga (31′ st Lisuzzo), Rozzio, Sini; Ricciardi, Caponi, Mandorlini (43′ st Misuraca), Finocchio; Arma, Beretta (29′ st Arrighini). A disp: Adornato, Paci, Iori, Napoli. All: Amoroso
Tuttocuoio (3-5-2): Bacci; Balde, Falivena, Colombini; Konate (29′ st Agrifogli), Deiola, Gargiulo, Serrotti, Zanchi (34′ st Gioè); Tempesti (14′ st Cherillo), Colombo. A disp: Morandi, Pratali, Mancini, Vitale. All: Alvini.
Arbitro: Amabile di Vicenza (Rossini-Badoer)
Reti: pt 18′ Arma (P), 23′ Colombo (T); st 18′ Finocchio (P).
Partita insignificante dal punto di vista del risultato, il Tuttocuoio ha raggiunto la salvezza senza troppi affanni mentre il Pisa è fuori dal giro dei play off. Ci sarebbe una flebile fiammella di speranza per i neroazzurri però occorrerebbero vincere l’attuale partita e la prossima e contemporaneamente la Reggiana dovrebbe perdere entrambi gli incontri. Nel calcio tutto è possibile, specialmente nei finali di stagione si è assistito a tutto ed al contrario di tutto, però l’incrocio di risultati in questo caso sarebbe alquanto strano.
Pubblico dell’Arena Garibaldi sul piede di guerra, presenze al minimo storico e cori della Curva Nord che esprimono chiaramente tutta la rabbia e la delusione per una stagione ben al di sotto delle aspettative.
Per questa sfida, mister Amoroso decide per una formazione con diverse seconde scelte in campo dal primo minuto: in difesa Rozzio rientra dopo il lungo infortunio, al suo fianco si piazza il giovane Benga, fisico da corazziere ma piede non proprio sopraffino mentre a centrocampo la coppia di centrali è formata dall’ex Pontedera Caponi con Mandorlini. In attacco il giovane Beretta sostituisce Arrighini al fianco del bomber Arma e la scelta si rivela azzeccata.
Ritmi blandi e partita che si sblocca al 18’ minuto grazie alla rete di Arma che porta in vantaggio la propria squadra nonostante sugli spalti continui a prevalere la rabbia per la stagione negativa. Al Tuttocuoio bastano appena cinque minuti per rimettere il risultato in parità, l’esperto Colombo finalizza un’azione corale riequilibrando le sorti dell’incontro. Gli ospiti si rendono pericolosi in un paio di occasioni, l’estremo difensore neroazzurro deve effettuare un paio di interventi per salvaguardare il pareggio, così il primo tempo finisce in parità tra i fischi dei presenti.
Nella ripresa cambia poco a livello di gioco, il Pisa segna la rete del vantaggio, poi si assiste alla classica girandola di sostituzione ed ad un forcing finale della squadra di mister Alvini che cerca di raggiungere il pareggio. Il Pisa porta a casa la più inutile delle vittorie, la Reggiana scappa in classifica ed i play off restano un miraggio.
Per il Tuttocuoio la sconfitta è indolore, la salvezza è stata raggiunta ormai da tempo e senza particolari patemi, i giocatori si prendono i meritati applausi da parte dei tifosi accorsi all’Arena Garibaldi e possono giocare l’ultima partita a testa alta, soddisfatti per l’andamento tenuto durante il campionato
Il peggiore:
sarebbe ingiusto nominare il peggiore di questa partita perciò scelgo chi neanche è entrato in campo, Stefano Morrone. L’ex capitano abbandona la nave nel momento del bisogno, a marzo chiede la rescissione del contratto dopo diverse prove incolore, lui e Iori dovevano essere la cerniera del centrocampo capace di dare il cambio di passo alla squadra ed invece si sono dimostrati il tallone d’Achille di una rosa evidentemente sopravvalutata. Un giocatore col suo passato al quale erano stati offerti i gradi di capitano poteva e doveva comportarsi in altro modo. Magari esiste un’altra verità, magari sarà lo stesso Morrone a parlare dell’esperienza vissuta a Pisa, magari le colpe saranno da condividere ma in una stagione maledetta Morrone ha saputo ritagliarsi uno spazio da protagonista sul banco degli imputati.
Il migliore:
come fatto sopra, prendo una decisione sui generis mettendo sul gradino più alto il pubblico dell’Arena Garibaldi. Sostegno incessante ad inizio stagione, quando le cose stavano andando male gli sportivi son rimasti vicino alla squadra, qualche momento di tensione quando le cose stavano degenerando ma nonostante l’annata disgraziata i numeri tra le mura amiche sono sempre stati più che sufficienti. Anche nell’ultima esibizione casalinga la curva ha fatto sentire la propria voce segno che non sarà una stagione andata male a rovinare il feeling tra il pubblico ed il Pisa Calcio.
Se proprio devo scegliere un giocatore da salvare nella stagione, opto per l’estremo difensore Pelagotti: ottimo rendimento e prestazioni all’altezza della fama. Una pietra dalla quale ripartire.