Ezio Locatelli, segretario del Prc Torino: “Al Comune c’è una prassi sul trattamento obbligatorio che equivale al sequestro di persona”
13agosto 2015 fonte controlacrisi.org
Oggi si sono celebrati i funerali di Andrea Soldi, l’uomo che nei giorni scorsi nel corso di un trasferimento in ambulanza legato a un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) non ce l’ha fatta a reggere la manovra di immobilizzazione del personale medico, paramedico e dei vigili urbani.
L’autopsia ha stabilito che Andrea è morto in seguito ad uno strangolamento.
Ogni giorno che passa emergono fatti e rilievi che attestano che la morte di Andrea poteva essere evitata. Secondo Ezio Locatelli, segretario del Prc Torino, la vicenda è resa ancora più grave tenuto conto di un intervento avvenuto in assenza di un’ordinanza preventiva. L’ordinanza chiesta dal sindaco e firmata dal giudice tutelare, è prevista dalla legge in caso di privazione della libertà personale fatta in deroga all’articolo 32 della Costituzione, per ragioni strettamente sanitarie e di natura straordinaria. “Nel caso specifico – continua Locatelli – apprendiamo che non esiste nessuna ordinanza perché a Torino, dove mediamente si fa un intervento di Tso al giorno, si è presa l’abitudine di autorizzare i Tso ‘a posteriori'”. Prima avviene il ricovero coatto. Poi, quando la richiesta firmata da almeno due medici arriva sulla scrivania del sindaco o di un suo delegato viene convalidata e autorizzata.
Locatelli cita le parole di Luciano Sorrentino, docente di Storia della psichiatria dell’Università di Torino: “Una prassi discutibile … praticamente un sequestro di persona preventivo non ordinato da nessuna autorità competente che solo in un secondo momento viene sanato dal sindaco e dal giudice”.