Il board di Trinseo conferma la chiusura dello stabilimento di Livorno, ora sindacati e Istituzioni sono chiamati a trattare le condizioni di uscita dei lavoratori e l’utilizzo dell’area dove è insediato lo stabilimento, che insiste in un punto pregiato e strategico del porto
30agosto 2016 da Cgil Livorno
Una giornata intensa e concitata quella di oggi, durante la quale Filctem, categoria di riferimento, e Cgil confederale sono state impegnate in lunghi incontri con azienda, Istituzioni e lavoratori:
“Vergognoso il modo in cui siamo venuti a conoscenza della chiusura – esordisce la CGIL – quasi per caso e di cui non c’era nessun sentore o è stato dato preavviso. Con le multinazionali non c’è molto da discutere… arrivano sul territorio e comunicano le decisioni prese a migliaia di chilometri di distanza, secondo criteri di pura convenienza economica”.
Lo stabilimento di Livorno, infatti, si è sempre distinto per l’eccellente produzione e gli altissimi livelli di sicurezza, entrare nelle stanze dell’azienda e vedere appesi tutti i premi vinti per la produzione e la sicurezza rendeva tutto ancora più triste ma, il board si è limitato a spiegare che, essendo calato il mercato della carta in Europa come in Italia, lo stabilimento italiano non è più strategico.
I lavoratori, nonostante la rabbia e l’amarezza, hanno deciso di far prevalere il senso di responsabilità “I lavoratori – prosegue il sindacato – hanno deciso di sospendere l’assemblea permanente e riprendere la produzione, dandoci mandato di aprire con l’azienda una trattativa”.
Gli obiettivi della CGIL sono apparsi chiari fin dal primo momento:
- Utilizzo dei lavoratori di Trinseo non solo fino allo stop della produzione, per il momento fissato al primo dicembre, ma anche successivamente, durante le fasi di dismissione e bonifica dell’impianto.
- Un sostegno al reddito per i lavoratori sufficiente fino a un possibile reimpiego.
- L’assunzione di quei lavoratori qualsiasi attività si insedi in quell’area.
“Per questo – concludono CGIL e Filctem – è necessario che l’area Trinseo sia restituita alla città il prima possibile, sia chiaro fin da subito in che tempi e chi dovrà farsi carico della bonifica per agevolare immediatamente il reinsediamento di un’attività produttiva. A tal fine è essenziale l’impegno della politica e delle Istituzioni. Chiariamo che, nel caso in cui le trattative dovessero prendere una piega negativa, le azioni di lotta riprenderanno immediatamente”.