Così la Cgil di Livorno interviene in merito al dibattito che si è aperto, invitando le forze politiche a confrontarsi in modo costruttivo
06luglio 2016 da Cgil Livorno
Rispetto alla volontà di ASA di rispolverare lo spostamento del Rivellino nelle aree di via Enriquez, apprendiamo con piacere che il progetto, al tempo sollecitato dalle Istituzioni e sostenuto dalla CGIL e poi accantonato per mancanza di risorse, potrebbe finalmente vedere la luce grazie al reperimento di nuove risorse, complice anche la disponibilità del socio IREN.
Come Cgil crediamo, infatti, che la gestione delle acque reflue, l’acquedotto portuale e lo spostamento del depuratore rappresentino un’opportunità per il territorio e che questa opportunità non deve e non può essere vanificata per varie ragioni, fermo restando che le risorse necessarie per realizzare il progetto non debbano gravare sulle tariffe.
Per questo motivo, confermando la piattaforma unitaria che è stata alla base dello sciopero, precisiamo alcuni aspetti del progetto che noi valutiamo come positivi per il territorio:
- sarebbero liberate aree importanti che potrebbero collegare la città e il porto attraverso la valorizzazione dell’area dove, attualmente, è collocato l’impianto, una nuova porta d’accesso alla città che valorizzerebbe l’elemento turistico,
- si realizzerebbe un polo ecologico che comprenderebbe il nuovo impianto di depurazione e un moderno impianto di smaltimento dei fanghi: un rinnovamento, quindi, dell’acquedotto portuale che fornirebbe alle industrie e al porto acqua di qualità per le lavorazioni,
- l’acqua industriale, inoltre, potrebbe essere impiegata anche per uso civile, per il quale al momento si spreca acqua potabile.
Ci rammarica, purtroppo, assistere ancora una volta al confronto politico che si è aperto sul territorio, che ha il sapore di uno scontro a prescindere, più che di una discussione di merito nell’interesse della città.