Pisa, 11 aprile 2016 di Miranda Parrini
Resterà completamente chiusa a causa della situazione di non sicurezza a partire da martedì 12 aprile 2016 e per un tempo al momento non definibile
La decisione è stata presa dalla Soprintendenza di Pisa, in base ai risultati negativi, scaturiti dall’indagine sulla stabilità del tetto e delle travi, che è stata effettuata nel mese di marzo attraverso una grande gru che ha girato tutto il perimetro interno dell’edificio sacro.
Nel comunicare la notizia della chiusura, il Parroco e la Comunità Conventuale, sottolineano che la situazione è drammatica e che se non si muoveranno subito tutti i soggetti interessati: Ministero, Soprintendenza, Regione, Comune, Arcidiocesi, si rischia che la chiesa rimanga chiusa per molti anni se non addirittura per sempre.
Tutta l’area è stata transennata, il tetto è a forte rischio di crollo a causa delle numerose infiltrazioni d’acqua derivanti dalle piogge che nel corso degli anni ne hanno minato la stabilità, questi segni son ben visibili all’interno della chiesa duecentesca, sulle travi del soffitto, lungo le pareti della navata e lungo quelle affrescate delle cappelle, una delle quali ospita le spoglie del conte Ugolino della Gherardesca.
Sono caduti gli intonaci dalla facciata della Chiesa e in questi giorni è stata transennata l’entrata principale della piazza, spostando l’ingresso pubblico dall’entrata laterale.
Il 17 settembre scorso è stato il parroco di san Francesco Padre Tommaso a dare l’allarme, su segnalazione dell’assessore del Comune di Pisa Serfogli, impegnato in un sopralluogo sulle mura. Una parte del tetto della chiesa era crollato. La Soprintendenza, responsabile del bene demaniale, ha iniziato i lavori più urgenti per la messa in sicurezza rimuovendo i materiali caduti, mettendo pannelli per coprire il buco e impermeabilizzando il tetto.
Che il monumento non godesse di ottima salute era fatto risaputo, già 5 anni fa erano caduti gli intonaci della facciata e nel 2013 l’architetto Ciafaloni raccomandava interventi urgenti alla “copertura della Chiesa” per una spesa di 600 mila euro.
I lavori di restauro non sono stati eseguiti, il risultato è che oggi, probabilmente, costerà molto di più compiere le opere di ristrutturazione; a dimostrazione dell’incapacità dell’attuale politica di comprendere che risorse ben investite oggi possono evitare spese maggiori domani.
La sensibilità dei cittadini del quartiere, la Magistratura del Gioco del Ponte, il Comune di Pisa si sono impegnati per una raccolta fondi a favore della tutela della Chiesa Monumentale organizzando iniziative culturali e concerti all’interno della Chiesa con l’auspicio che la situazione potesse cambiare e a prendersene cura potessero essere gli stessi Pisani. Infatti, il Comune ha chiesto il trasferimento del monumento e l’associazione Iris ha presentato al Consiglio Comunale la proposta di Regolamento dei Beni Comuni che consentirà ai cittadini, singoli o associati, di gestire, curare e riqualificare beni di interesse collettivo mediante patti di collaborazione tra questi e l’amministrazione. Attualmente questa possibilità è slittata a causa dell’emergenza rischio sicurezza pubblica e chiusura del monumento.