Il sindaco ha inviato due lettere per chiedere tempi certi sulla approvazione definitiva del del PRRI e la garanzia degli investimenti sul Polo Tecnologico
Livorno, 30 settembre 2016 da comune di Livorno
Per la terza volta in due mesi l’amministrazione comunale ha scritto al ministero dello Sviluppo economico, chiedendo una data certa per l’approvazione del Piano di Riconversione e Riqualificazione industriale.
“Il 20 luglio scorso, sottolinea il Sindaco, al termine dell’ultima riunione a Roma era stato stabilito che i firmatari dell’Accordo di programma sarebbero stati convocati entro il 15 settembre. Ancora non si sa nulla”.
Nogarin ha poi scritto una seconda lettera, indirizzata stavolta al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in cui si chiedono delucidazioni in merito ai finanziamenti per il Polo Tecnologico.
“La Regione doveva finanziare con 100mila euro lo studio di fattibilità del Polo Tecnologico, ricorda Nogarin. Su questa base noi abbiamo predisposto un bando, ma il 30 agosto scorso la giunta regionale ha deliberato un contributo da soli 90mila euro. Come mai questa discrepanza”?
Queste due richieste si inseriscono all’interno di un quadro di grande incertezza per la città, a partire dai continui rinvii sulla chiusura dell’iter per l’individuazione di un partner privato per la Darsena Europa. Condizione, quest’ultima, da cui dipende la possibilità di accendere i mutui che andranno a coprire i 400 milioni di finanziamento pubblico che figurano nell’accordo di programma. Un ulteriore elemento di incertezza è determinato dal fatto che i 2,5 milioni di euro destinati al finanziamento dei lavori di pubblica utilità rischiano di rimanere in parte inutilizzati, visto che il Comune è rimasto solo nella presentazione di un progetto che prevede l’assunzione di 28 lavoratori.
“Tutto questo, commenta l’assessore al Lavoro, Francesca Martini, mentre le imprese continuano ad abbandonare Livorno. Occorrono dunque risposte rapide e concrete sia dal Mise che dalla Regione. L’importante traguardo della proroga degli ammortizzatori sociali per le aree di crisi non deve far venir meno gli impegni presi oltre un anno fa”.