Richiedenti asilo in famiglia. Accolta dalla Regione Toscana la proposta dell’Unione Inquilini

unione inquiliniDentro un provvedimento negativo che permette di affittare appartamenti a 2500 euro al mese, ancora una volta non coinvolti i sindaci

29luglio 2016 da Paolo Gangemi, presidente Unione Inquilini

Da tempo chiedevamo che il richiedente asilo trovasse ospitalità in coabitazione nelle famiglie, come avviene in molti paesi del nord Europa, anziché in alberghi o residence. Finalmente la Regione Toscana ha deliberato un provvedimento www.regione.toscana.it/-/accoglienza-migranti  reso operativo con un protocollo di intesa con il  Prefetto di Firenze.

migranti profughi1La possibilità del migrante in famiglia, è contenuta in un provvedimento che resta negativo, a causa del punto 1 che permette di affittare appartamenti fino a quattro persone (2500 euro al mese), rischiando di ripercuotersi pesantemente sul mercato delle locazioni private.   Ancora una volta non coinvolti i sindaci.

Invitiamo la Prefetta e il Sindaco ad attivarsi al più presto per applicare anche a Livorno il protocollo d’intesa, che scelga come priorità la soluzione dell’ospitalità in famiglia. Da notizie di stampa, i 35 euro destinare dallo Stato per ogni singolo migrante saranno divise in questo modo: 19 euro al gestore, 16 euro all’ospitalità in appartamento in affitto o in famiglia (480 il mese).

migranti-Un provvedimento che permette un’accoglienza civile del migrante e un sostegno economico alle famiglie, una misura necessaria per governare il fenomeno dei richiedenti asilo per evitare la contrapposizione tra chi proviene da terre, dove la guerra e la miseria hanno reso impossibile vivere, e la popolazione autoctona che spesso vive, a causa della crisi economica, la mancanza di un reddito e il rischio della perdita della casa.

Occorre eliminare le ospitalità attraverso alberghi, residence o strutture collettive che favoriscono un vero affare per pochi, mentre il rifugiato vive una condizione d’isolamento, un modo concreto per evitare comportamenti razzisti, quando soffiare sul fuoco delle nuove povertà italiane diventa facile, visto che a uno sfrattato o a un disoccupato non è offerto nessun sostegno da parte dello stato.

A Livorno i circa 350 richiedenti già accolti nella città di Livorno, potranno essere inseriti presso le famiglie che si renderanno disponibili nell’albo comunale, all’interno di questo processo saranno individuate tutte le buone pratiche per un inserimento nella vita sociale livornese da parte del rifugiato richiedente asilo.

L’Unione Inquilini invita le famiglie interessate a contattare la Regione. E’ stata istituita una linea telefonica dedicata attiva da lunedì al venerdì ore 9.00-12.00 e il giovedì ore 14.00-17.00, il numero telefonico è 0554383030. Gli interessati troveranno assistenza presso la nostra sede,  all’inizio di settembre organizzeremo le prime iniziative per sollecitare le istituzioni.

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