Nell’incontro tra l’assessore Apolloni e L’UniCobas, sul problema Pascoli, l’assessore ha confermato le aperture precedenti, cioè:
riportare il numero degli ospiti a quello del numero dei posti disponibili (92), salvaguardia dei posti di lavoro e ovviamente messa a norma della struttura esistente.
31ottobre 2018 da Claudio Galatolo e Donatella Plebe, C.I.B. UniCobas
Tra un paio di settimane dovrebbe uscire il bando di gara di appalto di durata biennale e quindi l’amministrazione comunale si prende due anni di tempo per studiare in collaborazione con l’ASL se e come andare alla ristrutturazione definitiva del Pascoli (che sembra l’ipotesi prevalente anche se non detta esplicitamente) oppure trovare altre forme, anche privatistiche, che però mantengano posti letto, posti di lavoro e garanzie di sicurezza.
Durante l’incontro l’UniCobas ha presentato all’assessore una proposta di salvaguardia sociale da inserire nel bando di gara di appalto che tuteli i lavoratori non solo dal punto di vista occupazionale ma che li tuteli anche dal punto di vista stipendiale (numero di ore lavorative) visto che sono lavoratori in regime di part-time.
“Abbiamo chiesto che venga riconosciuta l’anzianità di servizio ed a ragione di questo riconoscimento ci sia il mantenimento delle tutele previste dall’articolo 18 della legge 300 1970 con l’esplicita esclusione di ipotesi di applicabilità del “contratto a tutele crescenti” e conseguentemente dei meccanismi del c.d. “jobs act” come già accaduto in altre parti d’Italia ( vedi accordo tra Comune di Bologna, sindacati e imprese del 2015). Diamo quindi il tempo all’assessore di mettere in pratica quanto ci ha dichiarato e valuteremo il bando di gara quando uscirà, soprattutto dal punto di vista della salvaguardia sociale perché non vogliamo che si ripeta quanto accaduto nel precedente cambio di appalto quando i lavoratori furono costretti a rinunciare al full time e ad accettare il rapporto part-time perché questa volta al di sotto delle ore di part-time attuali non si scende senza il consenso del lavoratore.”