E’ passato un mese da quando un Bus navetta in servizio all’interno dell’Ospedale di Cisanello, si è ribaltato a pochi metri dal Pronto soccorso, compiendo un volo di circa 3 metri, causando la morte del conducente oltre al ferimento di 8 passeggeri, tra i quali una donna in stato di gravidanza
30giugno 2015 di Silvio Lami, video e foto di Giacomo Bazzi
Oggi iniziative e presidi in molte città, anche a memoria e denuncia di questo tragico incidente avvenuto il 1mo giugno scorso, per porre all’attenzione il problema della sicurezza nel trasporto sia pubblico che privato, a fronte dei tagli continui con cui che questo servizio è obbligato a convivere.
Ormai da anni, anche i dipendenti della CTT scontano problemi in materia di sicurezza come testimoniano i sequestri di vetture e un parco macchine ormai inadeguato alle esigenze della città di Livorno, un dato tuttavia che si riscontra essere nella media nazionale. La causa principale di questo stato di cose che tendenzialmente produrrà ancora maggiori disservizi, a modo di vedere del “Coordinamento nazionale Autotranvieri”, sono le politiche in atto sulle privatizzazioni.
Contrarietà anche verso la “Gara Regionale” che produrrà riduzione di posti di lavoro con tagli di chilometraggi lasciando isolate (prive di servizio) le piccole comunità. Con il concetto delle linee produttive di fatto verrà progressivamente ridotto il servizio pubblico e a pagarne le conseguenze, come al solito, saranno le fasce sociali più deboli.
Sotto lo slogan: “Ripubblicizziamo A.T..L.” questi gli effetti della gestione dei soci privati:
*Cessione ramo d’azienda del servizio sottobordo, con vettori che provengono da ogni parte di Italia ad effettuare questo servizio poco remunerativo.
* Perdita dei parcheggi con bando di gara, senza clausole di salvaguardia per il personale, 9 i lavoratori in esubero in Atl, una ditta vincitrice che ha visto ampliate le prospettive di crescita con maggiori posti auto e migliori condizioni, aumenti di tariffe per i cittadini.
*Perdita Scuola-Bus ed affidamento ad esterni (privati o Cooperative), circa 8 i lavoratori in esubero in Atl.
*Tagli in chilometraggi che lasciano la Città priva del servizio notturno, e nelle festività.
Ma, dopo tutto questo, i conti saranno almeno in ordine?
Sembrerebbe proprio di no, neanche dopo il taglio dei salari del 2013 che ha reso all’Azienda qualche milione di euro. Infatti si continua a parlare di perdite, mentre: il parco veicoli resta inadeguato e l’utenza esprime insoddisfazione verso un servizio sempre meno funzionale, incattivendosi spesso contro gli stessi dipendenti. E allora la domanda da porsi è se, questi processi di privatizzazione saranno la salvezza del Paese e della sua economia o al contrario sono la causa di un declino, anche in termini di civiltà e funzionale solo a favorire gli interessi di pochi, a scapito di diritti, sicurezza, salari e servizi? Abbiamo intervistato Stefano Orsi dipendente CTT del Coordinamento nazionale Autotranvieri, presente al Presidio organizzato nella via Grande a Livorno: