Al Polo Nautico continuano i problemi, i soci discutono e creano le condizioni per la fine delle attività di costruzione, nell’area di maggior pregio della Darsena
Stiamo assistendo con molta preoccupazione ad un esodo incentivato dalle aree della Polo Nautico da parte di imprenditori che dovevano e potevano, a giudizio del sindacato, delineare il futuro della nautica viareggina.
24marzo 2016 da Fiom Versilia
Si poteva creare seriamente una situazione tale da garantire lavoro per molti anni ma, invece si è voluto creare le condizioni per cui un concorrente scomodo se ne dovesse andare. Ci riferiamo alla condizione per cui il cantiere San Lorenzo sarà nei fatti costretto a lasciare Viareggio;
- grazie a chi non gli ha concesso gli spazi per poter lavorare e produrre,
- grazie quindi ai soci del Polo, che bramano esclusivamente di poter frazionare le aree e le concessioni demaniali, si è bruciata la più grande opportunità che fosse capitata da diversi anni a questa parte.
Il risultato? Si sono svuotati I cantieri (capannoni) in attesa del frazionamento e di una successiva rivendita con speculazione annessa, con l’amministrazione comunale schierata in favore della spartizione dell’area demaniale. Può essere questo il futuro? Secondo il nostro punto di vista no!
Bisogna ripartire da un piano di politica industriale per l’area del Polo Nautico, potendo offrire a quegli imprenditori interessati – e sappiamo che ce ne sono – un pacchetto che comprende una filiera qualificata per ciò che riguarda la produzione e un nucleo consistente di lavoratori professionalmente validi in grado di strutturare qualsiasi attività di costruzione con tempi di avviamento brevissimi.
Chi nel Mediterraneo è in grado di proporsi con un’offerta praticamente chiavi in mano per produrre imbarcazioni di lusso e di qualità come potrebbe fare il Polo Nautico? Ma, un’area frazionata a chi interesserebbe? A qualche imprenditore bottegaio? Si rischierebbe il declino dell’area e del lavoro per l’intera Darsena e noi crediamo che Viareggio non se lo possa permettere.