Il sindaco Filippo Nogarin e l’assessore al Sociale Ina Dhimgjini hanno incontrato il Consiglio Provinciale del Sindacato FIALS.
Livorno, 24 febbraio 2015
Un incontro che ha visto l’Amministrazione Comunale e la rappresentanza sindacale concordare su molte questioni della sanità della USL 6. Spiega il sindaco Nogarin: “La riforma del Servizio Sanitario Regionale, con la riduzione a tre ASL territoriali, è una operazione che aggraverà la situazione della nostra Provincia e della città di Livorno.
Tale atto costituisce una vera ristrutturazione che comporterà una ulteriore riduzione dei servizi e suscettibile di diminuzione dei posti letto già oggi al 2,19 per mille contro le indicazioni regionali del 3.15.
L’unico risparmio previsto è quello della diminuzione della spesa del personale. Nella fase attuale è necessario, all’interno di una relazione tra i Presidi Ospedalieri ognuno con una propria vocazione, fornire all’Ospedale di Livorno il ruolo centrale che gli compete di riferimento nella rete aziendale.
Per questo occorre che la Regione Toscana proceda a fornire i finanziamenti necessari per l’adeguamento strutturale dell’attuale Presidio di viale Alfieri. Nell’immediato la Direzione Aziendale ASL 6 deve intervenire sulle maggiori criticità ormai da tempo rilevate che creano disagi ai cittadini e riducono i diritti degli operatori.
Le parti concordano sulla esigenza primaria di porre rimedio alle situazioni ormai insopportabili che a titolo esemplificativo vengono identificate con le disfunzioni croniche al Pronto Soccorso, gli interminabili tempi di attesa per le prestazioni di diagnostica/visite, gli accorpamenti indiscriminati di Unità Operative prova evidente del fallimento del modello per intensità di cure, le file e la disorganizzazione dei CUP Aziendali. In tale contesto deve essere collocata la inderogabile esigenza di modificare il modello organizzativo con investimenti nelle attività territoriali e l’attivazione delle strutture che vedano coinvolti i medici di base (es. AFT, Case di Salute ecc.).
La ASL6 perde ogni anno oltre 90 milioni di euro per compensazioni negative, cifre pagate ad Aziende sanitarie regionali ed extra regionali per prestazioni fornite ai cittadini. E’ necessario invertire questa tendenza anche attraverso una politica di assunzioni mirate al conseguimento di precisi obiettivi aumentando la quantità e la qualità dei servizi erogati. La riduzione di oltre 8 milioni di euro in due anni della spesa per il personale da parte della Direzione della ASL 6 ha concorso nel determinare la diminuzione dei livelli assistenziali, turni di lavoro inaccettabili ed una palese violazione dei diritti contrattuali”.
– Il Sindacato da parte sua si è impegnato a continuare la propria opera di informazione all’utenza e lo stato di mobilitazione dei lavoratori contro la ASL 6 e la Regione Toscana per la difesa dei diritti fondamentali dei cittadini e dei lavoratori.
– La Giunta comunale si impegna a fare la propria parte in difesa dei diritti dei cittadini e dei lavoratori anche partecipando a specifiche iniziative.