L’attivista è stato liberato ieri a conclusione del processo di primo grado. Il tribunale ha emesso una sentenza di condanna di un anno e sei mesi e grazie alle attenuanti gli è stata concessa la condizionale. La battaglia legale per Emiliano Puleo non finisce qui, infatti dovrà affrontare un appello e i suoi legali tedeschi puntano all’assoluzione
05 ottobre 2017 da Osservatorio Repressione
E’ stato processato e scarcerato Emiliano Puleo. Il tribunale ha emesso una sentenza di condanna di un anno e sei mesi con il beneficio della condizionale che ha permesso la liberazione. Emiliano in sede dibattimentale non ha fatto nessuna dichiarazione di dissociazione e di colpevolezza anzi ha rivendicato in aula orgogliosamente il suo essere comunista e antifascista. Fina Fontana la madre di Emiliano, più volte in questi mesi ha denunciato il silenzio del Governo :
“forse per non rischiare di infastidire la potente Germania”
Britta Eder e Maja Beisenherz, legali di Emiliano Puleo hanno dichiarato:
” Il dibattimento è stato un grosso successo perché per la prima volta la manovra della Procura di fare pressione per avere una confessione non ha avuto successo. Emiliano è stato liberato senza confessione e nel ricorso in appello la difesa farà di tutto e lotterà per avere l’assoluzione piena. Nel processo è emerso che il modo di procedere della polizia durante il G20 anche in questo caso non era in linea con le norme di legge e che occorre riflettere sull’intervento degli agenti in borghese che operavano segretamente“.