I 143 artisti – pittori scultori e fotografi – riceveranno sabato sera i tanto attesi premi dalle mani della signora Sira Borgiotti, del Sindaco di Livorno e di coloro che hanno offerto medaglie e targhe per onorare alcuni grandi artisti
22agosto 2015 di Ruggero Morelli
Tra questi Fornaciari, Pellissier, Petri, Piram, Seghi, Vaccari.
La giuria ha scelto tra opere ‘’tradizionali’’ e opere ‘’contemporanee’’, così infatti sta scritto nel disciplinare della Ro-Art concordato.
Questo criterio introdotto qualche anno fa si riferisce ai pittori che ancora seguono le orme lontane dei macchiaioli e post macchiaioli, per distinguerli da quelli che hanno preso altre strade ed altri linguaggi che si potrebbero catalogare nel filone detto ‘informale’. E’ il segno che anche la comunicazione soffre di approssimazioni poco adatte all’arte. Alcuni preferiscono parlare di figurativo e non figurativo. Di certo le specifiche per descrivere un’opera tradizionale da un’opera contemporanea si sfumano nella diversità di significati che la nostra bella lingua offre.
Non possiamo dimenticare una frase ormai acquista nel mondo della critica: All art has been contemporary – tutta l’arte è stata contemporanea.
Come infatti sono contemporanee anche le opere che realizzate oggi ci parlano di paesaggi e persone come quelle che giocano con colori, linee e materie. In queste sere tra gli artisti che espongono ed i visitatori, per fortuna molti, le discussioni sono state animate. Questo è il sale e lo spirito del Rotonda.
Con la presentazione del libro di Simone Fulciniti – Ciakke si gira , Edizioni Erasmo – si concludono anche le serate che hanno accompagnato le esposizioni.
Alcune delle associazioni che a Livorno svolgono attività di promozione culturale in vari campi sono state invitate a presentare i loro programmi. Si è cercato così di mostrare una panoramica, anche se molto parziale, di quanto offrono alla città con competenza, passione e continuità: Osservatorio di Monterotondo, Associazione Evelina De Magistris, Associazione per le Terme del Corallo, Museo di storia del Mediterraneo, Amici dei Musei e Monumenti Livornesi, Fondazione Livorno, Universtà della Terza età.
- Laura Cini ha declamato le poesie della grande Alda Merini accompagnata dalla voce di Maria Torrigiani.
- Paolo Diara ci ha parlato di alcuni pittori – Fontani, Cocchia, Benedetti, Landi, Berti – che nel primo dopoguerra hanno scelto di descrivere con le loro opere lo smarrimento del vivere dopo i bombardamenti subiti dalla nostra città e dopo la tragedia della bomba atomica.
- Donatella Nesti ci ha portato per mano tra i film e gli attori dei recentissimi festival consigliandoci per le prossime visioni.
- Michele Crestacci, con la sua dirompente vitalità oratoria, partendo da Fattori e Modigliani, ha ironizzato piacevolmente sulle abitudini dei nostri concittadini e dei nostri governanti.
- Massimo Paganelli, uomo di teatro, già direttore del Metastasio di Prato e di Armunia a Rosignano, ci ha parlato della sua nuova attività di attore di cinema; era accompagnato dai nonni del Bar-lume e, con grande sorpresa di tutti, da Marco Malvaldi, giovane scrittore pisano, ormai famosissimo per i romanzi gialli editi da Sellerio.
- Riccardo Costagliola, Presidente della Fondazione Piaggio, ha raccontato l’origine della ‘Vespa’ , il grande lavoro che svolge il Museo Piaggio, ed il notevole contributo dei livornesi alla fabbrica di Pontedera.
Due novità di rilievo.
Lo stand allestito dalle ditte che si sono aggiudicate la gara per la riqualificazione dello Chalet e della Rotonda – i lavori dovrebbero partire nel prossimo autunno – che ha visto un notevole interesse tra i visitatori, curiosi di vedere sui rendering esposti, il futuro di uno dei più bei luoghi della nostra costa.
E lo stand della Casa Editrice Erasmo che con l’aiuto della Associazione Franco Ferrucci, ha presentato alcuni autori ed i loro libri, tutti incentrati su fatti e storie della nostra città, Remo Pensabene, Massimo Volpi, Maurizio Mini, Fabrizio Pucci, Simone Fulciniti.