Ieri l’inaugurazione, in Via della Gherardesca 30, con la partecipazione dei “vecchi” compagni/e che animarono fino agli anni 80 una delle più vitali esperienze culturali cittadine, fra cui il ceneforum dessai, e l’illustrazione del primo programma d’attività
Dai giochi al ballo, dalla buona cucina a prezzi popolari fino al megaschermo per tifare Livorno insieme (in collaborazione con l’adiacente Club amaranto Magnozzi). E qualche serata a tema per i cinefili, l’importante è recuperare una socialità fra le persone, che i processi disgregativi di questi anni hanno ricacciato nel chiuso delle case.
14novembre 2015 di Luca Stellati, immagini di Giacomo Bazzi
Intanto vediamoci l’intervista a Susy Bottici, presidente del Circolo, ed Enrico Fernandez, presidente del Club amaranto Magnozzi:
Perché “Le mi’ bimbe”? Perché così venivano chiamate Susy Bottici, Antonella De Vanni ed Eleonora Ielli, ai tempi del Pizzi. Ora tanta acqua è passata sotto i ponti. Occorre coraggio ed un po’ d’incoscienza per sfidare la televisione, facebook e gli altri social, per chiedere alla gente di non accontentarsi di una socialità virtuale, recuperando il gusto di parlare, magari litigare, faccia a faccia, ed occupando il tempo libero dal lavoro, quando c’è, con attività interessanti e stimolanti.
Intanto un fatto nuovo c’è ed è che al nuovo circolo d’Ardenza comandano le donne, ma una mano la daranno senz’altro anche gli uomini, fra gli altri Giuseppe Betti, Alberto Mencacci e Simone Maltinti per limitarci al Consiglio. Una collaborazione importante si profila col Club Mario Magnozzi, nelle cui stanze proprio adiacenti ricche di storia e trofei ci ha introdotto il presidente Enrico Fernandez. Ma non ci si vuole limitare solo al calcio ed al tifo per la maglia amaranto, l’idea è costruire per gradi una vera e propria “polisportiva”, intanto le associazioni livornesi di subbuteo vi hanno già preso casa ed a gennaio da “Le mi’ bimbe” si terrà un importante torneo nazionale. Poi Uisp tiene corsi di danza, ed un maestro da lezioni di tango argentino.
Infine la buona cucina, a pranzo dal lunedì al sabato, a cena dal giovedì al sabato, al prezzo veramente popolare di 10 euro, primo secondo contorno e bevande, un menu espresso che cambia giornalmente, lo scrivente può testimoniarlo, il prezzo è basso ma la qualità è alta!
Credo questa iniziativa, guidata da donne, debba essere conosciuta e partecipata, se avete un’idea andate in Via della Gherardesca, chiedete di Susy, di Antonella o Eleonora, se è possibile vi daranno una mano a realizzarla. In bocca al lupo bimbe!